Milano. L’irrilevanza e l’inefficacia dell’Onu si stanno manifestando anche di fronte al disastro del maremoto in Asia meridionale. Dopodomani, a Giacarta, si terrà la prima conferenza dei donatori, guidata dai paesi della regione e dagli Stati Uniti. L’Onu, sono parole di Kofi Annan, aveva organizzato per la stessa data, a New York, una sua conferenza per il coordinamento degli aiuti. Ma andrà deserta, non ci andrà neanche il segretario generale. Annan prenderà un aereo e parteciperà all’incontro più importante, quello non suo, in Indonesia.
L’antiamericanismo di maniera della burocrazia dell’Onu sta ottenendo il risultato di trascinare con sé i Programmi e i Fondi umanitari che, nonostante i difetti congeniti e in alcuni casi anche la mala gestione, sono le uniche agenzie dell’Onu che funzionano.
L’America, infatti, ha deciso di relegare in un posto di seconda fila l’Onu, costituendo una coalizione di volenterosi ad hoc come per l’Iraq, subito dopo la stupidaggine sulla "tirchieria" americana scappata al coordinatore dell’Onu degli aiuti umanitari, il norvegese Jan Egeland. Gli Stati Uniti hanno già mobilitato i marines e la marina militare, oltre a 350 milioni di dollari. L’improvviso dietrofront di Egeland, "non ho visto mai, mai, in nessun disastro internazionale, una profusione così grande di assistenza", è servito a poco. Anche perché è già partita un’altra polemica dall’ufficio dell’Onu: i paesi donatori promettono fondi che poi non forniscono oppure che, in realtà, comprendono le spese militari o i prestiti accordati in precedenza. E’ subito sembrata un’altra tirata antiamericana, tanto che Colin Powell ha dovuto specificare che i costi logistici non sono inclusi nei 350 milioni di dollari.
Non passa giorno, ormai, senza che l’Onu perda credibilità e autorevolezza. Ieri Kofi Annan ha nominato il nuovo capo dello staff, il britannico Mark Malloch Brown, dopo che il fedele pachistano Iqbal Riza, due settimane fa, era stato costretto a dimettersi per una serie di scandali interni. Il New York Times ieri ha raccontato di un incontro segreto, alla presenza di Annan, nella casa dell’ex ambasciatore clintoniano Richard Holbrooke. Il tema era esplicito: "Salvare Kofi e soccorrere l’Onu". Ma entro fine mese arriverà il primo rapporto della Commissione Volcker sui 21 miliardi di dollari del programma Onu "petrolio-in-cambio-di-cibo" che Saddam, con l’ufficio di Annan girato dall’altra parte, ha sottratto ai bambini iracheni.
4 Gennaio 2005