A leggere la paginata del Corriere, richiamata in prima, su "un documento Usa che attacca Roma" sulla pena di morte, sembra che ci stiano per dichiarare guerra, tanta sarebbe la preoccupazione di Washington (affidata nientemeno che a uno studioso di Bruxelles) nei confronti della portentosa azione italiana sulla moratoria della pena di morte all’Onu. La favoletta del nuovo miracolo italiano continua. Il voto non vincolante di un’assemblea senza poteri come quella dell’Onu, negli Stati Uniti non è stata presa in considerazione né dai cattivoni favorevoli alla pena di morte né dai buoni che si battono per abolirla. Leggete, per credere, l’editoriale di ieri del Washington Post favorevole, ripeto: favorevole, alla moratoria.
Il Post saluta le buone notizie che vanno nella direzione di una vera moratoria della pena capitale. Cita tutti gli esempi, a cominciare quello della Corte Suprema, ma non fa nemmeno un cenno di striscio all’inutile voto dell’Assemblea Generale dell’Onu.
24 Dicembre 2007