Camillo di Christian RoccaNo representation without taxation

Cari Silvio Berlusconi e Walter Veltroni,
fatela subito una cosa liberale, moderna e riformatrice, una cosa per cui un giorno sarete ricordati come statisti lungimiranti. Trovate insieme il modo di abolire subito, domani mattina, la barzelletta del voto degli italiani all’estero e la tragicommedia dei tanti senatori Pallari che già annunciano di schierarsi col vincitore, neanche fossero arbitri di calcio della serie A Tim. Io sono un italiano all’estero. Non voterò, anche perché pago le tasse in America e mi pare che il principio rivoluzionario e liberale fosse "no taxation without representation", non "representation without taxation".
Ci sarà tempo, all’inizio della prossima legislatura, per concedere il diritto di voto agli italiani all’estero in modo civile e ordinato, cioè facendo votare per posta come nei paesi normali e nelle circoscrizioni di ultimo domicilio italiano. Ora, per favore, abolite immediatamente le deliranti circoscrizioni estere. Lasciate Pallaro nelle Pampas argentine. Toglietemi il diritto costituzionale. Non fatemi votare. Grazie.