"Di notte, sorvolata in elicottero, è una pianura senza fine di luci e di palazzi illuminati, con corone di lampade ancora più splendenti nei giardini delle moschee".
Oggi Daniele Raineri, embedded a Baghdad per il Foglio
"Sono le luci a raccontare la storia della capitale irachena. In molte zone quasi non si vedono: la notte è buia come quelle africane. In altre il rumore delle migliaia di generatori è un sottofondo costante, piccolo scotto da pagare, per chi se lo può permettere, per avere radio e televisione accesa. La luce, quella per tutti, a Bagdad manca dal 20 marzo del 2003, quando i primi missili americani cominciarono a colpire la città, segnando l’inizio della guerra. Oggi l’unico punto dove l’elettricità non manca mai è la Zona Verde, che con le ambasciate, la sede del governo e il parlamento illuminati a giorno 24 ore su 24, ricorda a tutti dove sta il potere in Iraq"
Oggi Francesca Caferri, embedded a Baghdad per Repubblica
PS.
Mi dice Daniele, che ha sorvolato una ventina di volte di notte la città, che l’unica zona non illuminata, per motivi di sicurezza, è proprio la Zona Verde