No. Questo blog non si occuperà e non vedrà l’ennesimo luogo comune de sinistra di Paolo Virzì, spacciato per grande cinema. Dopo l’epopea dei lavoratori in esubero, le canottiere sudate e sporche di sugo della destra cafona, i doppiopetti di Storace e tutte le altre cose, ora ci propone fior di intellettuali costretti a fare i precari dalla malefica destra berlusconiana alleata con la sinistra riformista.
1 Aprile 2008