Oggi Giuseppe D’Avanzo, su Repubblica, insiste e scrive che se dovesse applicare il metodo Travaglio a Travaglio, cioè a un giornalista di Repubblica, rubrichista di Repubblica.it ed editorialista dell’Espresso, dovrebbe dire che è un mafioso, visto che – scrive D’Avanzo – una volta un malandrino, poi accusato di mafia, gli avrebbe pagato una camera d’albergo. Ripeto: qual è stata la differenza giornalistica tra D’Avanzo e Travaglio in tutti questi anni, a parte il fatto che Travaglio pensa davvero che quello dell’arresto degli avversari sia il momento magico della giustizia e della politica?
(Ma Facci non potrebbe fare un’antologia dell’opera di D’Avanzo?)
14 Maggio 2008