Torna un classico intramontabile: i dibattiti li vince sempre il candidato che dice le cose che piacciono ai giornalisti che ne devono scrivere. L’altra volta fu un netto 3 a 0 per Kerry contro Bush, anche se non era vero per niente. La stessa cosa arriverà a breve con i dibattiti tra Obama e McCain. Ieri c’è stato un assaggio: l’incontro (differito di un’ora) tra i due candidati nella megachiesa di Rick Warren. I più scatenati sostenitori di Obama, compresi quelli italiani, dicono che è stato un pareggio. Capite, quindi, che non è stata una buona serata per Obama (e ora si capisce perché ha rifiutato i 10 town hall meeting con McCain). Non solo, è andata così male che giornali e tv diffondono la voce, messa in giro dagli obamiani, che McCain abbia barato, che abbia ascoltato le domande prima del suo turno e che si sia preparato di conseguenza. Arbitro cornuto, insomma. Si attende paginata del giornale rosa che si trova sui banconi dei gelati nei bar dello sport. titolo: Rovopoli.

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