Da anni sostengo che la sacralità intorno alla musica classica è mortale (avete presente le occhiatacce rivolte ai poveracci a cui capita di starnutire? il divieto di applauso? gli smoking dei musicisti?). Alex Ross, sul New Yorker, indaga e racconta che questa sarcofagizzazione della musica è usanza recente e piccolo borghese. Prima, ai tempi in cui la musica classica era contemporanea e viva, non era per niente così.
22 Settembre 2008