Camillo di Christian RoccaDouglas Feith per Marco Pannella

Marco Pannella da anni parla di una sua fantasmagorica proposta “Iraq Libero”, ovvero di una soluzione politica della crisi irachena che, con l’esilio di Saddam, avrebbe evitato la guerra. Se Pannella leggesse il libro di Douglas Feith, “War and decision”, appena uscito in America, potrebbe liberarsi di questa storia e passare prontamente ad altro.
I fatti: Pannella aveva lanciato la sua campagna il 20 gennaio 2003, un giorno dopo che La Repubblica aveva titolato in prima pagina che a Washington stavano lavorando all’ipotesi di “un esilio dorato” per Saddam (parole di Donald Rumsfeld, mica di Marco Cappato). Col tempo, Pannella si è dimenticato che “Iraq Libero” era nei piani della Casa Bianca ben prima che in quelli dei radicali e anche che la meravigliosa idea di sbarazzarsi di Saddam senza guerra non è andata in porto per il piccolo particolare che il medesimo Saddam, forte delle rassicurazioni del presidente francese Jacques Chirac e del valoroso popolo della pace, pensava di farla franca. Qualche tempo fa i giornali hanno pubblicato la trascrizione di una telefonata tra George W. Bush e l’ex premier spagnolo Jose Maria Aznar precedente  guerra. La lettura di quel testo conferma tutto, malgrado Pannella l’abbia interpretato come la prova che Bush (cioè l’autore originale della proposta di Pannella) non volesse l’esilio di Saddam.
Nel marzo del 2003, pochi giorni prima dell’intervento armato, gli americani offrirono ancora una volta a Saddam la possibilità di lasciare l’Iraq in 48 ore. La risposta ufficiale del suo ministro degli Esteri, Naji Sabri, è stata questa: “L’unica strada per evitare la guerra è che se ne vada il primo guerrafondaio del mondo”. Intendeva Bush, più o meno la stessa posizione odierna di Pannella, il quale addirittura cerca una sponda politica in Dennis Kucinich, una specie di Giulietto Chiesa dell’Ohio, noto per aver visto gli Ufo nel giardino dell’attrice Shirley McLaine e per aver mandato in bancarotta, da sindaco, la città di Cleveland.
Ora Pannella chiede al Congresso americano di indagare su “Iraq libero”. In realtà non ce n’è bisogno, perché il libro di Feith spiega tutto. Feith era il vice di Rumsfeld al Pentagono ed è ovviamente di parte. Ma il suo libro è inconfutabile, perché si basa sui documenti ufficiali dell’Amministrazione, opportunamente desecretati e riportati in copia fotostatica. Feith ha anche aperto un sito, waranddecision.com, dove ha messo decine di altri documenti. A pagina 539 del libro c’è un memo del Pentagono, datato 23 agosto 2002, dal titolo “Amnistia e cambio di regime” con l’elaborazione della strategia per evitare la guerra e concedere l’esilio a Saddam. Sul sito, invece, si trovano le dettagliatissime 4 pagine “Strategia dell’ultimatum, esilio come alternativa alla guerra” (4 marzo 2003) con il piano diplomatico per l’esilio e la bozza di una risoluzione Onu che garantiva a Saddam e 13 suoi parenti e sodali l’immunità per i loro crimini. Saddam preferì di no. Urge campagna: “Pannella libero”.
Christian Rocca

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