Camillo di Christian RoccaLungo post post-convention

Se Obama, come già fece Al Gore nel 2000, avesse scelto Joe Lieberman come suo vice avrebbe vinto le elezioni. Non è vero, ovviamente. Nessuno sa come andranno a finire le elezioni. Però avrebbe vinto il mio voto, cioè un non voto.

Se Obama, come già fece Al Gore nel 2000, avesse scelto Joe Lieberman come suo vice avrebbe vinto le elezioni. Non è vero, ovviamente. Nessuno sa come andranno a finire le elezioni. Però avrebbe vinto il mio voto, cioè un non voto, visto che non voto. McCain, con Sarah Palin, ha cambiato la partita e ora, se SP non farà casini, è davvero in corsa. E se continueranno gli sconsiderati attacchi e insulti a SP, la strada per McCain diventa più facile. Sondaggi a parte, però, resto convinto che Obama abbia molte più vie e possibilità di McCain per arrivare alla Casa Bianca.
Ascoltate le convention e letti i programmi, mi pare che sulla politica estera Obama non sappia che pesci prendere, mentre McCain forse ne vuole prendere troppi. Sul punto centrale, l’Iraq, McCain ha avuto l’idea giusta, Obama quella sbagliata e Biden quella comica (la tripartizione dell’Iraq). DI Palin non si hanno notizie, se non che suo figlio sta per partire per l’Iraq, come il figlio di Biden e quello di McCain (un altro figlio di McCain è appena tornato). In linea di principio, la politica estera più tradizionalmente americana e liberal è quella di McCain, mentre quella di Obama sembra uscita dall’ufficio studi di un think tank dell’establishment di Washington, molto analitico e convincente, salvo che quegli altri poi non sono d’accordo.
Entrambi promettono molte cose, spese e interventi pubblici, che non potranno mantenere. McCain è più populisticamente deciso nel fermare gli sprechi, Obama non ne parla.
L’idea di McCain di provare a trivellare e di costruire centrali nucleari, continuando a investire nelle energie alternative, mi pare più sensata di quella soltanto ambientalista di Obama.
Sulla sanità, in linea di principio, mi pare migliore l’idea di Obama, anche se un economista mi ha appena spiegato che è più redistributiva la ricetta di McCain (che dà un contributo uguale per tutti i cittadini) rispetto a quella di Obama (che mantiene il sistema dell’assicurazione sanitaria pagata dalle aziende, per cui i manager continueranno a ricevere ottime assicurazione, e indirettamente più aiuti federali, rispetto alle assicurazioni scarsine per i lavoratori delle piccole imprese).
Nessuno dei due, a me che sono uno straniero residente negli Usa, mi aumenterebbe le tasse, ma McCain mi aiuterebbe a pagarmi un’assicurazione con 2500 dollari. Obama no.
Obama non si ancora chi sia e prevedere che tipo di presidente sarà mi pare impossibile. McCain forse è troppo istintivo e incazzoso. Un Obama con il programma di McCain sarebbe il mio candidato ideale (si fa per dire. di nuovo: io non voto), per questo dico che se avesse scelto Joe Lieberman come suo vice mi avrebbe davvero convinto.

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