Camillo di Christian RoccaPerché dobbiamo dirci periani

Oggi, sul Corriere, Maria Antonietta Calabrò fa un bello scoop. Pubblica la sontuosa lettera del Papa a Marcello Pera e racconta il nuovo libro di Pera dal titolo "Perché dobbiamo dirci cristiani" in questo modo: "Marcello Pera si mette sulle orme di Kant,… e di Benedetto Croce… Ma ancora di più segue la lezione «scientifica» dell’empirismo inglese di Locke… dei Padri fondatori della nazione americana e di Tocqueville". Ma non è finita: "Si potrebbe dire che le «equazioni laiche» di Pera…  fanno il paio con quello che sul piano della metafisica è il teorema di Gödel".
Maria Antonietta Calabrò, sul piano della realtà empirica, era la portavoce di un Presidente del Senato, uno che mi pare di ricordare si chiamasse proprio Pera.

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