Oggi, sul Corriere, Maria Antonietta Calabrò fa un bello scoop. Pubblica la sontuosa lettera del Papa a Marcello Pera e racconta il nuovo libro di Pera dal titolo "Perché dobbiamo dirci cristiani" in questo modo: "Marcello Pera si mette sulle orme di Kant,… e di Benedetto Croce… Ma ancora di più segue la lezione «scientifica» dell’empirismo inglese di Locke… dei Padri fondatori della nazione americana e di Tocqueville". Ma non è finita: "Si potrebbe dire che le «equazioni laiche» di Pera… fanno il paio con quello che sul piano della metafisica è il teorema di Gödel".
Maria Antonietta Calabrò, sul piano della realtà empirica, era la portavoce di un Presidente del Senato, uno che mi pare di ricordare si chiamasse proprio Pera.
23 Novembre 2008