New York. Mancano ancora quarantuno giorni all’insediamento di Barack Obama alla Casa Bianca, ma l’ambientino di Chicago, dove il neopresidente eletto è cresciuto e si è formato politicamente, comincia già a creargli qualche imbarazzo. Il governatore democratico dell’Illinois, Rod Blagojevic, detto Blago, e il suo capo dello staff sono stati arrestati su ordine del procuratore Pat Fitzgerald, quello del Ciagate, per una serie di richieste di tangenti a imprenditori e istituzioni locali, ma anche perché hanno tentato di vendere il seggio senatoriale lasciato vacante da Obama. Spetta al governatore dello stato, infatti, nominare fino alle elezioni di metà mandato del 2010 il sostituto di Obama, dimessosi dopo la vittoria presidenziale. “Non so se l’Illinois è lo stato più corrotto – ha detto l’agente dell’Fbi che ha curato l’inchiesta – certo è un gran concorrente”. Il precedente di Blago, il repubblicano George Ryan, è in galera per corruzione.
Blagojevic sapeva di essere sotto inchiesta da parecchio tempo, almeno da quando è stato coinvolto nel processo a Tony Rezko, l’imprenditore e finanziatore di Blago e Obama recentemente condannato per tangenti. Eppure negli ultimi venti giorni Blago ha parlato apertamente di come “monetizzare” al meglio l’opportunità di nominare il sostituto di Obama. Le intercettazioni lo mostrano impegnato forsennatamente nel tentativo di convincere gli obamiani ad accettare l’affare: un amico del presidente al Senato in cambio di un posto al governo, magari all’Energia, “dove si possono fare molti soldi”, o di un’ambasciata all’estero oppure di ricche consulenze per la moglie e finanziamenti che gli amici ricchi di Obama, come Warren Buffett, avrebbero potuto elargire a una fondazione controllata da Blago. Se non avesse ottenuto niente, Blago avrebbe nominato un senatore non gradito a Obama oppure avrebbe nominato se stesso.
I documenti depositati in tribunale dal procuratore Fitzgerald e dall’Fbi escludono un coinvolgimento del team Obama nell’operazione, anzi lasciano chiaramente intendere che la risposta alle richieste di Blago è stata negativa, però mostrano che i contatti tra il governatore e il transition team ci sono stati. “Non mi vogliono dare niente, vadano a farsi fottere”, ha detto Blago dopo aver saputo che Obama avrebbe voluto Valerie Jarrett in cambio di un semplice ringraziamento. Incassato il rifiuto degli obamiani e il ritiro della Jarrett, Blago ha provato a vendere il seggio al miglior offerente, in cambio di soldi contanti o ideando un giro finanziario che avrebbe coinvolto un sindacato di Chicago.
Blagojevic, infine, ha offerto aiuto al Chicago Tribune in difficoltà economica in cambio del licenziamento di un particolare giornalista e ha bloccato otto milioni di dollari a un ospedale infantile perché non aveva ricevuto il finanziamento promesso in cambio al momento dello stanziamento dei soldi. Malgrado l’arresto, l’inchiesta e il tentativo di vendita del seggio, spetta comunque a Blagojevic nominare il successore di Obama, a meno che l’assemblea legislativa dell’Illinois non lo destituisca con una procedura di impeachment.
10 Dicembre 2008