Questa storia degli slogan atei sugli autobus mi pare una vera stupidaggine, profonda come un pensiero di Michele Serra o una trasmissione di Serena Dandini e mi dispiace che Luca ci sia cascato. Lo dico da non credente (e anche da anticlericale). La battuta è certamente felice ("La cattiva notizia è che Dio non esiste. Quella buona è che non ne hai bisogno"), ma non sta in piedi. Dio non esiste, ok. Ma non è vero che non ce ne sia bisogno. L’uomo si pone il problema della sua vita e soprattutto della sua morte da quando è nato. E Dio serve a darsi una risposta, un senso, un significato. Chi ci crede non è necessariamente un fanatico o un idiota (Obama è idiota?). La gran parte delle persone che crede in Dio non fa male a nessuno, anzi spesso fa bene proprio perché crede in Dio. Certo, ci sono i fanatici. Quelli che in nome di Dio vogliono limitare le libertà, ma per la gran parte non prende gli autobus a Genova, a Londra o in Spagna, semmai li fa saltare in aria a Tel Aviv.
12 Gennaio 2009