In Italia, ogni anno 4 mila persone muoiono a causa dell’amianto e, come spiega Fulvio Aurora, segretario dell’associazione Esposti Amianto, nel 2010 sono stati censiti nel Registro nazionale dei mesoteliomi 1.300 nuovi casi, di cui 300 solo in Lombardia.
Il problema dell’amianto è stato affrontato nel nostro paese, spesso con grande superficialità, consentendo a ditte come l’Eternit di Casale Monferrato di proseguire nella lavorazione e nella vendita dell’asbesto fino al 1986, senza preoccuparsi assolutamente delle vittime che questo materiale ha provocato e continua tutt’ora a provocare tra ex lavoratori dell’azienda e cittadini.
E sono circa 1400, di cui 900 tra i dipendenti e 500 tra i cittadini, i decessi accertati fino ad ora, causati dall’inalazione di polveri di amianto
Se, Casale ha una media di circa 50 morti all’anno per mesotelioma pleurico e asbestosi, va ricordato che le malattie provocate dall’asbesto si manifestano solo dopo diversi anni dall’esposizione e questo significa che saranno ancora molte le vittime causate da questo materiale ma soprattutto da quegli imprenditori che hanno deciso di continuare a utilizzarlo pensando unicamente al profitto, senza preoccuparsi della vita di migliaia di persone.
A questo, si aggiunga che solo il 50% dell’asbesto presente in città è stato bonificato e smaltito correttamente e non esiste nessuna “anagrafe” dei siti contenenti amianto.
Il 28 Aprile 2011 ricorre la 6° giornata mondiale delle vittime dell’amianto, e nell’ambito delle manifestazioni che si terranno a Casale Monferrato alle 17 e 30 un corteo partirà da piazza Castello per andare sin davanti ai cancelli della fabbrica Eternit oramai chiusa e molti depositeranno un fiore per ricordare chi è stato ucciso per la sola colpa di respirare.
La manifestazione si concluderà con la formulazione di un appello, da presentare agli organismi internazionali ed alle nazioni, per la cessazione dell’uso dell’amianto nel mondo e per una politica attiva che faccia giustizia, per chi inconsapevolmente ha subito le gravi conseguenze dell’esposizione, incoraggi la bonifica ambientale e sostenga la ricerca sanitaria.
Va ricordato, infine, che il “maxi processo eternit” riprenderà il prossimo 14 giugno 2011: gli indagati sono accusati dalla Procura di Torino di disastro doloso permanente ed omissione dolosa di misure anti infortunistiche.
Tutti gli imputati sono incensurati, potranno beneficiare della Prescrizione Breve e probabilmente resteranno impuniti.