Accadono fatti strani a Quirra, sede del Poligono Interforze: nascono ovini deformi, gli allevatori si ammalano di leucemia, Escalaplano, un piccolo paesino non troppo lontano dal poligono, si sveglia con 14 bambini nati con malformazioni, il territorio è insterilito ed inquinato.
Da un po’ di tempo, medici specialistici, veterinari, esperti in conseguenze dell’addestramento bellico, il comitato Gettiamo Le Basi e semplici cittadini cercano di portare all’attenzione dei media e delle istituzioni quello che ritengono possa essere collegato alle attività segrete della base militare, ed è aumentata la pressione su chi, invece, vorrebbe che si tornasse al silenzio il più in fretta possibile.
Ma, se da un lato si può comprendere quella parte della popolazione che ha paura di perdere la sola attività industriale del territorio non è comprensibile l’atteggiamento degli amministratori, che dovrebbero esigere per primi la verità, e invece minimizzano o addirittura negano l’esistenza dei sempre più frequenti segnali di allarme sulla salute dei loro cittadini.
Impossibile vedere cosa succede oltre l’alto muro giallo del Poligono: dal mondo dei civili si sentono soltanto esplosioni ma non è dato sapere nè “cosa” viene fatto esplodere, né se e come vengono effettuate le bonifiche.
Insomma, le “pistole” fumano, ma non se ne conosce il modello perché il “muro” è troppo alto.
Ovvio che ad essere sotto accusa sono i proiettili all’uranio impoverito: nella striscia di Quirra si muore insomma di “sindrome Golfo-Balcani”.
E, mentre è arrivata a una svolta l’inchiesta aperta a metà gennaio dalla Procura di Lanusei, da cui è emerso che nel poligono sperimentale venivano fatti brillare giganteschi cumuli di armi e munizioni, con esplosioni avvolte dal silenzio dei militari, senza cautele per l’ambiente e la salute umana e animale, il governo fa sapere che lo stop alle attività sperimentali di armi nel Poligono di Quirra arriverà soltanto ove dalle analisi dovessero emergere oggettive situazioni di rischio per gli abitanti e il personale della base.
Intanto, anche nella zona adiacente il Poligono militare di Capo Frasca, sarebbero in crescita i tumori: linfomi e della tiroide.
Capo Frasca come Quirra?