Qualcuno è andato in America prima di Cristoforo Colombo? Sì, certo, un mucchio di gente, solo che non capivano bene dov’erano. Qualcuno è andato nello spazio prima di Yuri Gagarin, il 12 aprile 1961? Sì, a parere dei fratelli Achille e Giovanni Battista Judica-Cordiglia che, da radioamatori, avrebbero registrato le voci di cosmonauti sovietici andati nello spazio prima di Gagarin. Tra queste quella – straziante, se fosse vera – di una cosmonauta che muore bruciata viva mentre rientra nell’atmosfera. Nella registrazione si sente chiaramente una voce femminile che dice in russo “vidju flama, vidju flama” e poi “ho caldo”.
Qui la registrazione:
È vera? Chi si occupa di spazio afferma che non c’è lo straccio di una prova che la registrazione sia autentica, né i fratelli Judica-Cordiglia, che sono ancora vivi, sono mai stati in grado di confermarne la veridicità
Achille Judica-Cordiglia è stato cardiologo, Giovanni Battista consulente tecnico della polizia, avrebbero intercettato un mucchio di altre trasmissioni dallo spazio utilizzando un impianto radio autocostruito all’interno di un bunker tedesco abbandonato, la cosiddetta Torre Bert. Forse la spiegazione di tutto ciò è molto semplice: erano anni di Guerra Fredda, quelli. Gli americani avevano subito uno smacco epocale venendo superati dai sovietici nella corsa allo spazio (infatti rimedieranno conquistando la Luna). Probabilmente i fratelli torinesi sono stati, consapevoli o inconsapevoli, strumenti della contropropaganda americana tesa a dimostrare che l’impresa di Gagarin era costata lacrime e sangue. Parecchio sangue e, soprattutto, tenuto ben nascosto.