La gioventù non è un valore aggiunto. L’età è un dato di fatto come il genere o l’orientamento sessuale. Una persona non è brava perché giovane. Un professionista si distingue per il talento. La prospettiva di vita è una notizia in più per capire il suo profilo.
In Italia, così come nel resto del mondo, ci sono vecchi vittima dell’andropausa e altri che dopo gli anta ancora sono illuminati. Emanuele Macaluso, neo direttore de Il Riformista, Margherita Hack, astrofisica, fanno bang bang ogni volta che parlano. Altro che bunga bunga.
La gioventù si è trasformato in un alibi per non affrontare la realtà. Ieri a Milano è iniziata la sfida web tra due giovani designer che hanno proposto il loro logo per Expo 2015. I due artisti potrebbero essere i fratelli de i concorrenti di Ti lascio una canzone. La loro esibizione assomiglia a quella dei bambini canterini di Antonella Clerici. Le loro canzoni provano a far dimenticare il deserto creativo degli adulti.
Il coinvolgimento di giovani non giustifica la giunta Moratti. Il sindaco deve ancora spiegarci perché Expo 2015 nel 2011 è solo un logo. Ancora da costruire.