A Milano trionfa Pisapia, la Moratti in ginocchio. Berlusconi ammette la sconfitta netta dalla Romania, Bossi non parla. Vendola si esalta (forse troppo) in un comizio.
Il sindaco Pisapia pensa ai primi passi sulla nuova via, la Moratti a nuovi alleati…e da domani è un’altra politica. Forse.
Le parole di Berlusconi
Una sconfitta “evidente” ma il “governo va avanti”. Così il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, commenta da Bucarest i risultati del voto amministrativo. “L’unica strada è tenere i nervi saldi e andare avanti: la maggioranza è coesa e determinata”, ribadisce il premier che ha sentito il leader leghista Umberto Bossi con il quale si è “trovato d’accordo nel proseguire insieme”.
Aggiunge Berlusconi: “Ogni volta che vengo sconfitto triplico le forze” e per il futuro del governo “ci restano alcune riforme: quella fiscale, della giustizia e il piano per il Sud”. Infine un riferimento anche sul Pdl che, secondo il premier, “va maggiormente radicato sul territorio”. (Silvio Berlusconi dopo la sconfitta)
E pensare che il leader della Lega ci credeva (ma davvero ci credeva?):
Umberto Bossi ammette la sconfitta al primo turno delle comunali nel capoluogo lombardo, ma rilancia le ambizioni della coalizione di centrodestra per i ballottaggi. «Che succede se si perde al secondo turno?», gli chiedono i cronisti a Montecitorio. «Non perdiamo – risponde – aspetteremo per vedere cosa succede». (Ansa, tre giorni fa)
La stampa estera la vede così:
«Berlusconi perde le città chiave alle elezioni locali», titola la Bbc, secondo cui la tornata elettorale «era vista come l’esame maggiore per il tormentato premier».
Per il Guardian «Berlusconi affronta un’umiliazione a Milano dove gli elettori sostengono un sindaco di sinistra» e osserva che il Cavaliere «ha cercato di trasformare il ballottaggio in un voto di fiducia sulla sua vita privata e sul suo governo» incorrendo «in un disastroso errore di giudizio».
Anche per il Financial Times le elezioni amministrative sono «una dura sconfitta per il premier: risultati che potrebbero obbligarlo a rimescolare la leadership del partito e probabilmente mineranno la ristretta maggioranza in Parlamento».
In Francia Le Figaro titola «Doppia sconfitta simbolica per Berlusconi». Per il quotidiano parigino, «sono due battute d’arresto che potrebbero sconvolgere il panorama politico italiano».
Le Monde titola «Colpo di avvertimento» e osserva che i risultati elettorali sono «una dura punizione» per il presidente del Consiglio.
In Germania lo Spiegel titola «l’Italia punisce Berlusconi» e evidenzia come «le sue scappatelle private siano state politicamente troppo costose».
«Berlusconi incassa una umiliante sconfitta nel suo feudo elettorale di Milano», è il titolo di El Mundo che scrive come «il peggiore degli incubi sia diventato realtà per il premier». Ora, «è possibile che l’umiliazione subita da Berlusconi nella sua città natale porti la Lega Nord a rompere la sua coalizione con il primo minitro».
El Pais titola «Il centrosinistra trionfa a Napoli e Milano». Il quotidiano, in un commento osserva come il premier «sia apparso nervoso, quasi esasperato nelle ultime settimane». E c’è «la sensazione che a Milano sia cominciato il conto alla rovescia per il berlusconismo». Ora, per il giornale, «tutto può succedere se i milanesi e la borghesia industriale del Nord ripudiano i due partiti che li hanno rappresentati negli ultimi 20 anni».
Per il Wall Street Journal si tratta di una «sconfitta senza precedenti», un risultato che «pone un punto interrogativo sulla presunta maggiore forza del milionario: la sua abilità a condurre i suoi sostenitori nelle elezioni».
Severo il commento del quotidiano argentino La Nacion che titola «Duro rovescio per Berlusconi: per gli analisti, la sconfitta segna l’inizio della fine della sua carriera».