Il mercato IT non cresce o meglio cresce meno di quanto previsto e meno di come ci aveva abituati negli ultimi anni.
Non cresce in Italia? Poco male, pur essendo il quarto mercato europeo la vera battaglia si gioca nello scenario globale. Il problema é che anche il mercato globale cresce meno del previsto e quindi tutti a cercare il colpevole. Il colpevole, non la soluzione!
Colpa dell’avvento del tablet? Colpa dell’economia? Colpa dell’hardware che sembra avere poche novità (vere novità) per il mercato?
Colpa di tutti e di nessuno, come spesso succede ma il punto critico e cruciale é osservare come l’industria stia rispondendo. Nell’unico modo che conosce: produrre, produrre, produrre. Fino a ieri (ma probabilmente anche fino ad oggi) la logica é sempre stata far girare le fabbriche, produrre quanto più si riesce e poi pensare a come vendere. Oggi sembra che questo approccio sia fonte di ripensamento, almeno di facciata, da parte di qualcuno dei principali player che lo hanno sempre utilizzato ma nello stesso istante sono già pronti altri player a seguire la stessa identica strategia.
Produrre, produrre, produrre, anche perchè l’Information Technology (l’hardware) é in sofferenza ma l’audio-video é in crisi nera. Si producono meno tv perchè il mercato frena bruscamente? Produrremo altro. Le fabbriche non possono certo fermarsi.
Tutto, però, avviene mentre il cast degli attori vede nuove entrate importanti che potrebbero cambiare lo spettacolo con gli spettatori, il mercato, parte attiva nel definire vincitori e vinti. Chi saranno? Stay tuned.