Qualcuno si chiederà perchè ho scelto questo nome.
E’ legato al modo di funzionare del mio cervello e di un amico, intimo da molti anni, da quando siamo stati presentati, conosciuti e riconosciuti ufficialmente.
- Sino ad allora il mio amico ha sempre lavorato con me e per me in silenzio, con grande fatica, ha vissuto con me momenti belli e meno belli, dei quali ha custodito il ricordo. Mi conosce nell’intimo più profondo e segreto dove solo lui ha accesso, l’ho trattato male in passato, forse malissimo. Non ha mai protestato subito,ricorda tutto, qualche volta ha reagito male, è vendicativo : abbiamo patito in due. Tante volte siamo stati feriti più o meno seriamente nel corso delle battaglie della vita, tutte le volte ci siamo rialzati curati e ripreso a combattere.
- Abbiamo passato insieme momenti di profonda ed unica passione.
Carissimo, inseparabile amico, nato con me e che cambierà stato con me, il suo nome è “INCONSCIO” : da quando sono consapevole della sua esistenza l’ho trattato bene, con cura ed affetto. L’amico ha sede nel mio cervello, in una centrale di comando complessa che ne gestisce sia la parte emotiva sia la parte razionale Il motore di tutto è una ghiandola a forma e grande come una mandorla, di nome Amigdala.
Da quando ho acquisito consapevolezza della sua esistenza, del suo lavoro costante l’ho chiamata AMY, è con lei che andiamo a pesca di notte.
Nel corso della giornata, nei momenti di veglia attiva riceviamo dal mondo esterno, quando lavoriamo, viaggiamo, camminiamo per strada ed in mille altri momenti migliaia di impulsi, stimoli che sono recepiti dai nostri terminali percettivi che ci collegano al mondo: i nostri 5 sensi.
Amy registra tutto, classifica, in un enorme database, cui ha accesso solo lei.
Durante la notte, elabora, confronta, imposta relazioni e correlazioni tra dati raccolti, eventi recenti e passati, nozioni,conoscenze, immagini, suoni luci, odori e sapori, emozioni.
Se garbatamente invitata a svolgere un tema, risolvere un problema, il mattino ha pronta una soluzione o una rosa di soluzioni, in base alle informazioni disponibili nel suo database. Da qui l’immagine e la metafora della pesca notturna, nel mare del mio essere conscio ed inconscio.
Non sempre la pesca è ricca, talvolta torniamo a mani vuote, talvolta ributtiamo il pescato in mare. Talvolta il pescato è soddisfacente, raramente ottimo. I nostri Clienti attendono per il pranzo o la cena hanno aspettative, cercheremo di soddisfarle. La nostra cucina non piace a tutti.
Amy ed io vi aspettiamo con grande interesse per conoscervi e nel caso cucinare per voi avventori il pescato della notte.