Punto e a CapoChi ci salverà dal piano di salvataggio?

          Alla fine la Grecia ha desistito, o meglio "Merkosy" è riuscito a fare in modo che la Grecia desistesse dal Referendum e, sembra che il premier Papandreou sia pronto alle dimissioni, per...

Alla fine la Grecia ha desistito, o meglio “Merkosy” è riuscito a fare in modo che la Grecia desistesse dal Referendum e, sembra che il premier Papandreou sia pronto alle dimissioni, per passare la mano a un governo di transizione, che dovrebbe approvare l’accordo “capestro” europeo sul piano di salvataggio.

Certo, era proprio impensabile, che i cittadini greci si pronunciassero su un progetto che riduce in modo considerevole la sovranità del loro paese, davvero insensato, che si domandassero se valesse ancora la pena credere all’Europa e all’Euro.

L’era Draghi è partita, quindi, col piede giusto, anche se, scrive Le Monde, “la parentesi del piazzista di trucchi di bilancio per Goldman Sachs tra il 2002 e il 2005 è la grande zona d’ombra nella reputazione del nuovo presidente della Bce”.

All’indomani del taglio dei tassi, la borsa italiana, riprende fiato ma la situazione resta gravissima, tanto da fa dire al Presidente Napolitano che siamo di fronte a “una crisi senza precedenti” e, soprattutto da obbligare l’Italia a chiedere al Fondo Monetario Internazionale di monitorare i suoi impegni.

In realtà, sembra piuttosto che Francia e Germania abbiano voluto rendere ancora più stringente la sorveglianza su Roma, non credendo più a Berlusconi e alle sue rassicurazioni, e il monitoraggio del Fmi altro non sarebbe che un “commissariamento” a tutti gli effetti.

Inoltre, il FMI potrebbe prossimamente offrirci 44 miliardi di euro, che potenzialmente potrebbero salire a 88, a prevenzione di una crisi, da restituire in comode rate “lacrime e sangue”, aggiungo io.

Il FMI non è certo un’ opera di pia assistenza: dovunque sono passati i suoi emissari, hanno lasciato masse popolari più povere mentre ad arricchirsi sono state le varie “corporation”, attraverso forzate “privatizzazioni” di tutto quello che è servizio pubblico o di pubblica utilità.

Sono, sempre più convinta, che ci stiano terrorizzando per convincerci che l’imposizione di “misure impopolari” sia indispensabile e, ora più che mai, credo che si debbano rifiutare gli “aiuti” del FMI, senza se e senza ma, perchè il nostro paese ha risorse e capacità per uscire dalla crisi con le proprie forze.

Viceversa, rischiamo come la Grecia, di essere governati da un’entità sovranazionale, che non riflette nessuna aspettativa democratica ma risponde unicamente a lobbies affaristico-finanziarie.

Il paradosso italiano è che i partiti di “opposizione“, quelli che sostengono di stare a Sinistra, quelli che dovrebbero essere dalla parte dei ceti deboli, spingono per farci accettare tali misure.

Chi ci salverà dal piano di salvataggio?

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