La pesantezza di questa crisi si può anche guardare sotto altri occhi. Quelli della Banca centrale europea, per esempio. Nel grafico qui pubblicato c’è l’andamento del bilancio della Bce, sempre più imbottito di asset. Per la precisione, 2.733 miliardi di euro. Osservando la curva si possono scorgere tutti gli eventi che hanno contraddistinto la crisi finanziaria iniziata nella primavera del 2007.
I collaterali dati dagli istituti di credito alla Bce per ottenere liquidità stanno incrementando a dismisura il bilancio della banca centrale. Una scelta inevitabile, spiegano diverse fonti dell’Eurotower. Per evitare un completo congelamento del mercato interbancario, la Bce ha deciso di allentare le richieste per i collaterali a garanzia della liquidità nel corso dell’ultima operazione LTRO (Long term refinancing operation). Di fatto, ha aperto una grande finestra per le banche, circa 490 miliardi di euro, prendendosi in pancia ciò che le stesse banche potevano dare a garanzia, cioè asset deteriorati. C’era un’altra soluzione? Difficile. La Bce non può risolvere la crisi, ma può dare una mano. E lo sta facendo incrementando a dismisura il suo bilancio e mettendo in campo tutte le armi, LTRO compreso, per sostenere i Paesi in difficoltà.
Non è un caso che la liquidità delle banche venga parcheggiata presso la Bce, sebbene ogni logica di remunerazione del capitale lo sconsigli. Infatti l’istituzione guidata da Mario Draghi applica un tasso d’interesse dello 0,25% per i depositi overnight. Nonostante ciò, gli istituti di credito preferiscono la Bce al mercato interbancario. Solo nella giornata di ieri i depositi hanno superato quota 450 miliardi di euro, una cifra spaventosa, ma che testimonia lo stato dell’arte del sistema che si è creato. Certo, siamo a fine anno, potrà obiettare qualcuno. Ma questo non basta per giustificare la tendenza in corso. Le banche non si fidano l’una con l’altra e preferiscono la Bce.
Dove non può agire la politica, agisce l’Eurotower. Anche a costo di prendersi rischi colossali. A Francoforte infatti non sono poche le preoccupazioni per quanto riguarda la possibile futura svalutazione degli asset messi a collaterale. A febbraio ci sarà un nuovo round del LTRO, con possibile nuovo incremento del bilancio della Bce. Male necessario o superfluo?
(Il grafico è a cura di Scott Barber, Reuters Financial Graphics Editor)