Una firma di tutto riposoLa crescita e la regola del 70

Il benessere di un paese dipende in maniera essenziale dal tasso di crescita del reddito. Naturalmente il reddito reale, cioè quello che tiene conto dell’inflazione. Come argomentato da Robert Luca...

Il benessere di un paese dipende in maniera essenziale dal tasso di crescita del reddito. Naturalmente il reddito reale, cioè quello che tiene conto dell’inflazione. Come argomentato da Robert Lucas, una volta che si pensa al tasso di crescita di un’economia, tutto il resto diventa abbastanza irrilevante.

Qual è il modo più semplice per capire la forza della crescita economica? La regola del 70. Se il reddito pro capite di un paese cresce in media dell’x % all’anno, allora il reddito impiegherà all’incirca 70/x (70 diviso x) anni per raddoppiare. Tanto per intenderci: se il reddito degli italiani cresce dell’un per cento all’anno, impiegherà 70 anni per raddoppiare, ovvero tra due e tre generazioni. Se crescessimo del 2% ci metteremmo 35 anni, cioè poco più di una generazione.

Come raccontato oggi da Alesina e Giavazzi in un editoriale che sta facendo tendenza su Twitter, il debito pubblico è calcolato come rapporto rispetto al PIL. Se si cresce di più il rapporto scende più velocemente. Tra oggi e domani Mario Monti presenterà la sua manovra che –stando alle indiscrezioni- per tre quarti è basata su aumenti di imposte, e solo per un quarto da tagli alla spesa pubblica. Quali sono gli effetti di crescita di una manovra siffatta? Quante generazioni serviranno per raddoppiare il nostro benessere?

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