Una storia singolare, quella di questo decreto, firmato dal vicesindaco di Napoli, Tommaso Sodano. L’oggetto è particolare. È Claudio de Magistris, fratello del più noto Luigi, primo cittadino partenopeo.
De Magistris jr. imprenditore del mondo della pubblicità e degli eventi è stato gran visir della campagna elettorale del fratello e poi, da giugno, è entrato dalla porta principale di Palazzo San Giacomo, ricavandosi un ufficietto al secondo piano, nella popolata “area staff” del sindaco arancione. A titolo gratuito, senza contratto.
Polemiche, accuse di conflitto d’interesse (Claudio de Magistris era titolare di una società dalla quale si è dimesso, assicura). Per le sue competenze e per l’evidente peso del suo cognome egli è stato accusato di essere il cardinal Richelieu del Comune, eminenza grigia del Forum delle Culture e commissario supremo delle attività culturali di Palazzo San Giacomo.
Lui però ha stile, è taciturno e non risponde mai pubblicamente alle accuse.
Una sola intervista, (su Repubblica) qualche mese fa: «Non sono un “trota” della politica», ha detto.
Ora, però Claudio è a tutti gli effetti parte della grande famiglia di Palazzo San Giacomo. Lo certifica appunto questo decreto sindacale che parla di «collaborazione a titolo gratuito all’interno dell’ufficio di diretta collaborazione dell’organo politico».
Racconta il decreto che è stato l’ex giocatore di basket, classe ’72, a manifestare «la propria disponibilità a collaborare a titolo gratuito».
Le parole sono importanti. E quelle usate per “the brother” sono cesellate e affettuose.
La richiesta di lavorare gratis, lo dice l’atto pubblico, è «improntata ad un alto spirito di liberalità e disinteressata collaborazione. È determinata dal desiderio di poter contribuire al programma di rilancio della città di Napoli e di promozione della sua immagine nel panorama nazionale ed internazionale».
Un regalo alla città e non certo di un uomo qualunque. «Dal curriculum prodotto dal sig. Claudio de Magistris (non allegato all’atto ndr.) si evince il possesso di capacità ed esperienze consolidate nel settore dell’organizzazione degli eventi e della comunicazione».
Dunque è un affare «per l’Ente avvalersi della consolidata professionalità del sig. Claudio de Magistris».
Come tutte le cose gratuite, però, meglio mettere paletti, per evitare che qualcuno ne approfitti e faccia lavorare il fratello del sindaco più di tutti gli altri.
E così, ecco le condizioni: niente vincoli di subordinazione, niente vincoli di orario, nessuna esclusività della collaborazione. Cosa dovrà fare il Comune? Soltanto fornirgli una copertura assicurativa contro gli infortuni e per la responsabilità civile verso i terzi. Una polizza che, tuttavia, non copre dalle polemiche.