Ci chiamarono bamboccioni perché a 30 viviamo ancora con mamma e papà . Poi si è passati alla peggiore Italia, quella “dei precari secondo Brunetta”. Ora siamo agli sfigati, quelli che a 28 anni non hanno ancora una laurea. Sono classe’83, ho 28 anni ma sulla soglia dei 29. Giusto in tempo per rientrare nella categoria appena inventata dal viceministro Martone. Perché, pur avendo una doppia laurea da quando di anni ne avevo appena 24, senza un lavoro stabile dopo vari stage e, pur non vivendo più con i miei, ma dovendo chiedere loro almeno di contribuire all’affitto, mi sento un po’ bambocciona. E anche precaria. Ma soprattutto molto sfigata. Vale lo stesso?
24 Gennaio 2012