DischauntI testi delle canzoni in gara a Sanremo 2012

ARISA - LA NOTTE (G. Anastasi)Non basta un raggio di sole in un cielo blu come il mare perché mi porto un dolore che sale che sale Si ferma sulle ginocchia che tremano e so perché E non arresta la ...

ARISA – LA NOTTE
(G. Anastasi)

Non basta un raggio di sole in un cielo blu come il mare
perché mi porto un dolore che sale che sale
Si ferma sulle ginocchia che tremano e so perché
E non arresta la corsa lui non si vuole fermare
perché è un dolore che sale che sale e fa male
Ora è allo stomaco fegato vomito fingo ma c’è
E quando arriva la notte e resto sola con me
La testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché
Né vincitori né vinti si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci l’amore continuerà
Lo stomaco ha resistito anche se non vuol mangiare
Ma c’è il dolore che sale che sa e e fa male
Arriva al cuore lo picchiare più forte di me
Prosegue nella sua corsa si prende quello che resta
Ed in un attimo mi scoppia la testa
Vorrebbe una risposta ma in fondo risposta non c’è
E sale e accende gli occhi il sole adesso dov’è
Mentre il dolore sul foglio è seduto qui accanto a me
Che le parole nell’aria sono parole a metà
Ma queste sono già scritte e il tempo non passerà
Ma quando arriva la notte e resto sola con me
La testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché
Né vincitori né vinti si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci l’amore continuerà
E quando arriva la notte e resto sola con me
La testa parte e va in giro in cerca dei suoi perché
Né vincitori né vinti si esce sconfitti a metà
La vita può allontanarci l’amore continuerà

CHIARA CIVELLO – AL POSTO DEL MONDO
(Chiara Civello, Diana Tejera)

Seguo l’immaginazione, la strada dei passi passati da qui
sento una dolce evasione negli occhi che mi hanno guardato così
trova una buona ragione, qualcosa da fare per dirmi di no
fuori c’è un sogno che aspetta soltanto i tuoi baci per vivere un po’
baci per vivere un po’ più in alto di questo cielo
impossibile cadere giù se distesi su un prato di stelle
in uno sguardo c’è l’infinito
le parole non parlano più perchè adesso
al posto del mondo ci sei tu.
Seguo la mia sensazione, qualcosa già esiste
che lo voglia o no c’è un’emozione che aspetta soltanto
i tuoi baci per crescere un pò
baci per cantare un pò più in alto
di questo cielo
impossibile cadere giù se distesi su un prato di stelle
in uno sguardo c’è l’infinito
le parole non parlano più perchè adesso
al posto del mondo ci sei tu
nell’infinito le parole non parlano più
nell’infinito le parole non parlano più
perchè adesso al posto del mondo ci sei tu
e non lo direi se non ne fossi del tutto sicura che
ti porterei più in alto di questo cielo
Impossibile cadere giù se distesi su un prato di stelle
In uno sguardo c’è l’infinito
Le parole non parlano più perchè adesso
al posto del mondo ci sei tu.

DOLCENERA – CI VEDIAMO A CASA
(Dolcenera)

La chiamano realtà questa confusione di dubbie opportunità,
Questa specie di libertà, grande cattedrale
ma che non vale un monolocale.
Come sarebbe bello potersi dire
che noi ci amiamo tanto, ma tanto da morire
e che qualunque cosa accada
noi ci vediamo a casa.
Noi, viviamo senza eroi,
per chi ci vuol fregare,
esempio di civiltà,
contro questa eredità di forma culturale
che da tempo non fa respirare.
come sarebbe bello potersi dire
che noi ci amiamo tanto, ma tanto da morire
e che qualunque cosa accada
noi ci vediamo a casa
Come sarebbe bello potersi dire
non vedo l’ora di vederti amore
con una scusa o una sorpresa,
fai presto e ci vediamo a casa
La chiamano realtà senza testimone
e di dubbia moralità, questa specie di libertà
che non sa volare, volare, volare, volare
Come sarebbe bello potersi dire
che noi ci amiamo tanto, ma tanto da morire
e che qualunque cosa accada
noi ci vediamo a casa.

EMMA MARRONE – NON E’ L’INFERNO
(F. Silvestre, E. Palmosi, L. Sala)

Ho dato la vita e il sangue per il mio
paese e mi ritrovo a non tirare a fine mese,
in mano a Dio le sue preghiere
Ho giurato fede mentre diventavo padre
due guerre senza garanzia di ritornare, solo
medaglie per l’onore
Se qualcuno sente queste semplici parole,
parlo per tutte quelle povere persone che
ancora credono nel bene
Se tu hai coscienza guidi e credi nel
paese dimmi cosa devo fare per pagarmi
da mangiare, per pagarmi dove stare,
dimmi che cosa devo fare.
No, questo no, non è l’inferno ma non
comprendo com’è possibile pensare che
sia più facile morire
No, non lo pretendo ma ho ancora il sogno
che tu mi ascolti e non rimangano parole
Ho pensato a questo invito non per
compassione ma per guardarla in faccia e
farle assaporare un po’ di vino e un poco di mangiare
Se sapesse che fatica ho fatto per parlare
con mio figlio che a 30 anni teme il sogno
di sposarsi e la natura di diventare padre
Se sapesse quanto sia difficile il pensiero
che per un giorno di lavoro c’è chi ha
ancora più diritti di chi ha creduto nel paese del futuro
No questo no, non è l’inferno ma non
comprendo com’è possibile pensare che
sia più facile morire
Io no, non lo pretendo ma ho ancora il
sogno che tu mi ascolti e non rimangano parole,
Non rimangano parole
Com’è possibile pensare che sia più facile morire
Io no, non lo pretendo ma ho ancora il
sogno che non rimangano parole
non rimangano parole, non rimangano parole.

EUGENIO FINARDI – E TU LO CHIAMI DIO
(R. Di Lorenzo)

Vorrei volare ma non posso,
E resto fermo qua
Su questo piano che si chiama terra
Ma la terra si ferma…
Appena mi rendo conto
Di avere perso la metà del tempo
E quello che mi resta è di trovare un senso
Ma tu, sembri ridere di me,
Sembri ridere di me…
E tu lo chiami Dio
Io non dò mai nomi
A cose più grandi di me
Perché io non sono come te…
Ma conosco l’amore
Io, io che ho visto come te
Dritto in faccia il dolore…
Vorrei volare ma non posso
e spingermi più in là
Adesso che si fa silenzio attorno
Ma il silenzio mi parla…
Devo combattere con le mie lacrime,
mica con una poesia
E non c’è ordine nei letti d’ospedale
Come in una fotografia rivedo
dritta sulle spalle la mia figura…
E tu lo chiami Dio
Io non dò mai nomi
A cose più grandi di me
Perché io non sono come te…
E tu lo chiami Dio
Io non dò mai nomi
A cose più grandi di me
Perché io non sono come te…
Ma conosco l’amore
Io, che ho visto come te
Dritto in faccia il dolore…
E tu lo chiami Dio
Io non dò mai nomi
A cose più grandi di me
Perché io, io sono come te…

FRANCESCO RENGA – LA TUA BELLEZZA
(F. Renga, D. Mancino e D. Faini)

Mentre aspetto che tutto finisca
E ti guardo perché sei perfetta
Sei la cosa che più mi spaventa
Mentre togli il vestito di fretta
Non rimane che la meraviglia
Che la tua pelle nuda risveglia
Sto precipitando amore mio
Come la pioggia sul tuo viso
Come il cielo quando crolla all’improvviso
Se la tua bellezza è
Furiosa e nobile
E’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me
Se la tua bellezza è
La tua bellezza è…
Mentre giri sull’ultima giorstra
Come sopra due metri di onda
Ogni mio desiderio si incendia
Stanno rotolando amore mio
Queste stagioni
Come sassi in un torrente
Come fanno i nostri sogni
Se la tua bellezza è
Furiosa e nobile
E’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me
Se la tua bellezza è
La tua bellezza
E’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me
Domani è un giorno lontano
Ora che per l’unica volta ci amiamo
E’ per me
La tua bellezza
La tua bellezza
Se la tua bellezza è
Furiosa e fragile
E’ qualcosa che somiglia alla parte migliore di me
Se la tua bellezza è
La tua bellezza è…

LOREDANA BERTE’ – RESPIRARE
(G. D’Alessio – V. D’Agostino)

Fermati un momento
Dimmelo chi sei
Unica guerriera
Non ridi maiProva un pò ad amare
E amati di più
Non è sempre uguale
Lui non c’è più
E’ un passato da bruciare
Torna ad essere di nuovo ancora tu
Io non voglio amare
Solo Libertà
Sono chiusa a chiave
E ci resterò
So di farmi male
Male non mi fa
Voglio stare sola
Così mi va
Non trovare più parole
Sono un muro forte che non crollerà
Re… re… respirare
Ad occhi chiusi
Prova a farlo anche tu
La mia ragione
Si farà sentire
E’ ciò che conta
Non c’è niente di più
Ci sei ma non ci sei
Non cambio idea per davvero
Ragioni non ne hai
Prova a soffrire anche tu
Perchè star male?
Bugiardi come la luna
Noi siamo ancora qua
Sono maledetta
Questo si lo so
Forse per vendetta
O forse no
E’ solo una prigione
La tua falsa libertà
Apriti alla vita
Io sono qua
Siamo sole e temporale
Sarò vento che il tuo fuoco accenderà.

IRENE FORNACIARI – IL MIO GRANDE MISTERO
(D. Van De Sfroos – V. D’Agostino)

Continuerà a domandarlo il merlo
Picchiando la grondaia col becco sfoderato
che è l’unica sua spada
Notte, notte
Perchè ci abbracci tutti
E sembra che alla fine
Poi non ci guardi mai…
E lo dirà perfino il gatto nero
Che dorme sopra un frigo
Nel campo dei rifiuti
Tra i fiori calpestati
Onda, onda
Perchè riporti tutto
E con un colpo solo tutto riprenderai
Lune a dondolo
Io ne ho cavalcate su strade proibite
E sotto il rasoio dei giorni
Di cose ne ho perse ma
Monete di sole io ne ho messe in tasca
E palle di ghiaccio, colpite in testa
Ma questo boato che ho sotto il respiro
Rimane il mio grande
Grande mistero eh yeh
Lo capirai guardando il pipistrello
Che cerca il suo tragitto
Sotto un lampione rotto
Con curve che non sai
Buio, buio
Perchè mi hai quasi preso
Ma appena io mi arrendo
Tu dopo te ne vai
Ricorderai gomitoli di nubi
E fili di una pioggia
Caduta qui per sbaglio
Sopra il vecchio cancello
Vento, vento
Ti attacchi a questi rami
Ti mescoli ai sospiri
E poi li ruberai
Lune a dondolo
Io ne ho cavalcate su strade proibite
E sotto il rasoio dei giorni
Di cose ne ho perse ma
Monete di sole io ne ho messe in tasca
E palle di ghiaccio, colpite in testa
Ma questo boato che ho sotto il respiro
Rimane il mio grande
Grande mistero eh yeh

MARLENE KUNTZ – CANZONE PER UN FIGLIO
(C. Godano – G. Bergia – R. Tesio)

La felicità non è impossibile
La stupidità la rende facile,
Come un’ebbrezza effimera che può imbrogliare,
Fino a non capire che può fare male
La sua vanità
Se sai bene ciò che fai
La felicità sarà sempre raggiungibile
Se non sai quello che vuoi
L’infelicità sarà spesso incomprensibile
Se davvero sai chi sei la felicità…
sarà dentro di te
La felicità sorride attonita,
Con ingenuità e un largo brivido,
Alla bellezza eterea che sa incantare
E alla poesia che ci fa sentire la
forza della bontà
Se sai bene ciò che fai
La felicità sarà sempre raggiungibile
Se non sai quello che vuoi
L’infelicità sarà spesso incomprensibile
Se davvero sai chi sei la felicità
sarà
Desiderare ciò che hai
Dentro, in fondo all’anima
Dentro di te

MATIA BAZAR – SEI TU
(P. Cassano – F. Perversi – G. Golzi)

Hai cercato e tutto sommato sei riuscito
Chi dei due ha sbagliato?
E di noi che cosa resterà?
Sei geniale nel fare del male
Programmare
Quello che è il dolore
E ti diverte e spari su di me
Caldi brividi, fredde lame oramai
Di un inverno che, che non finirà mai
Baci come spine, sulla bocca mia
Senza respirare, scivolando via
Se tu, sei tu, sei tu che mi hai rubato il cuore
Guardo nello specchio, senza più un perchè
Cado nella notte, che assomiglia a te
Sei tu, sei tu, sei tu che mi hai rubato il cuore
Ho provato, quanto ci ho provato
Cancellare, tutto il tuo passato
E adesso so che ha vinto su di me
Non raccoglierò, quel che resta di noi
Non mi volterò, per cercarti lo sai
Baci come spine, sulla bocca mia
Senza respirare, scivolando via
Sei tu, sei tu, sei tu che mi hai rubato il cuore!!
Cieli di cristallo senza più poesia
Petali di ghiaccio, sciolti sulla via
Sei tu, sei tu, sei tu, che mi hai rubato il cuore!!
Sei tu, sei tu, sei tu
Sei tu, sei tu, sei tu
Che mi hai rubato il cuore.

NINA ZILLI – PER SEMPRE
(Nina Zilli – Casalino)

Se un giorno tu
Tornassi da me dicendo che
È stato un errore
Lasciarmi andare lontano lontano da te
Se un giorno tu
Parlassi di me
Dicendo che
Sono il tuo rimpianto e non riesci a dormire
Allora ti direi
Stavolta sarebbe per sempre
Non importerebbe niente se
Le parole tue
Mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stavolta sia per sempre
Perché l’orgoglio in amore è un limite
Che sazia solo per un istante e poi
Torna la fame
Se un giorno tu
Sentissi che c’è qualcosa che
Non ti sai spiegare non ti lascia andare
Non chiedere a me
Neghi la verità
Ora che non ti serve piangere
Puoi lasciarti cadere
Dimenticare non basterà
Ma illudimi che sia per sempre
Non importerebbe niente se
Le parole tue
Mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stasera non cedo a niente
Perché se perdo in amore perdo te
Che accendi il mondo per un istante e poi
Va via la luce
E so che è stupido pensarti diverso
Da ciò che sei realmente
Di quello che ho dato non ho avuto indietro
Neanche quel minimo
Per cui valga la pena di star male
Mentre affoghi nei tuoi errori
E cerco di capire l’irrefrenabile
Bisogno di cercare amore
In quel terreno che è fertile neanche a morire
E invece di morire ho imparato a respirare
Per sempre uh yeah
Le parole tue
Mi hanno fatto male ma tanto vale che
Stavolta non dirò niente
Perché l’orgoglio in amore è un limite
Che sazia solo per un istante e poi
Torna la fame.

NOEMI – SONO SOLO PAROLE
(Fabrizio Moro)

Avere l’impressione di restare sempre al
punto di partenza
E chiudere la porta per lasciare il mondo
fuori dalla stanza
Considerare che sei la ragione per cui io vivo
Questo è o non è amore
Cercare un equilibrio che svanisce ogni
volta che parliamo
E fingersi felici di una vita che non è come vogliamo
E poi lasciare che la nostalgia passi da sola
E prenderti le mani e dirti ancora
Sono solo parole
Le nostre sono solo parole
Sperare che domani arrivi in fretta e che
svanisca ogni pensiero
Lasciare che lo scorrere del tempo renda
tutto un po’ più chiaro
Perché la nostra vita in fondo non è
nient’altro che
Un attimo eterno un attimo
Tra me e te
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre sono solo parole
Sono solo parole parole parole, parole
E ora penso che il tempo che ho passato con te
ha cambiato per sempre ogni parte di me
Tu sei stanco di tutto e io non so cosa dire
Non troviamo il motivo neanche per litigare
Siamo troppo distanti distanti tra noi
Ma le sento un po’ mie le paure che hai
Vorrei stringerti forte e dirti che non è niente
Posso solo ripeterti ancora
Sono solo parole
Sono solo parole
Le nostre sono solo parole.

PIERDAVIDE CARONE E LUCIO DALLA – NANI’

Nanì, Nanì, Nanì,
ti ho scovato dentro ad un sentiero
ma non sono stato mai sincero,
Nanì, Nanì, Nanì,
prima e dopo tanti come me,
a cercare il mondo che non c’è,
Nanì, Nanì, Nanì,
questo bosco ormai ha il tuo stesso odore,
di una bocca senza il suo sapore,
Nanì, Nanì, Nanì,
venti euro di verginità,
quelli al padrone, la mia che resta qua.
Dimmi perché tu ami sempre gli
altri ed io amo solo te,
dimmi perché mi hai chiesto di andar
via quando ti ho detto
“vieni via con me”.
Nanì, Nanì, Nanì,
piove ma non ti puoi riparare,
c’è un camionista da accontentare,
Nanì, Nanì, Nanì,
anche lui è solo come noi
siamo dentro un mondo senza eroi.
Potrei star giorni ad annusare il tuo
mestiere anche con me,
potrai sposarmi anche se non mi amassi
e capirei il perché.
Vieni via con me,
vieni via con me.

SAMUELE BERSANI – UN PALLONE

Un pallone rubato
E’ dovuto passare
Dalla noia di un prato all’inglese
A un asfalto che fu Garibaldi a donare,
Dalle scarpe di Messi
Alle scarpe ignoranti,
A una rabbia calciata che lo
Fa volare più in alto dei santi
Un pallone bloccato
Fra gli uccelli su un tetto
Finge di essere un uovo malato
In attesa soltanto di un colpo di becco
Per poter scivolare
E cadere dal bordo
Basterebbe una semplice pioggia però
Anche il cielo deve esser d’accordo
Ci vuole molto coraggio a rotolare giù in un contesto vigliacco che non si muove più
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un pallone perso
Ci vuole molto coraggio a ricercare la felicità in un miraggio che presto svanirà
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un pallone perso
Un pallone scappato
Sa rubare la scena
Alle ruote dei camion che in mezzo alla strada
Per caso lo sfiorano appena
Quando gli manca un metro
A una lunga discesa
Una scheggia di vetro lo ferma perché
E’ contraria alla libera impresa
Un pallone bucato
Non è più di nessuno
Anzi viene scansato da tutti i bambini
E lasciato a ingiallire nel fumo
Dei rifiuti bruciati
Sotti ai fuochi di agosto
Come se fosse giusto un destino così
Arrivando alla fine di un corso
Ci vuole molto coraggio a rotolare giù in un contesto vigliacco che non si muove più
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un pallone perso
Ci vuole molto coraggio a rimanere qui in un ambiente malato in cui è sempre lunedì
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un palllone perso
Ci vuole molto coraggio a rotolare giù in un contesto vigliacco che non si muove più
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un pallone perso
Ci vuole molto coraggio a ricercare la felicità in un miraggio che presto svanirà
E a mantenere la calma adesso
Per non sentirsi un pallone perso

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