L’avvocato Guido Scorza ha realizzato questo video con il preciso scopo di mettere in mostra i difetti dei nostri iter legislativi, che non sono altro che il frutto del lavoro quotidiano dei nostri parlamentari. E come è possibile ammirare, siam restati di molti anni addietro! A parte che si dice da un decennio ormai, che bisogna informatizzare il più possibile i procedimenti, i nostri stipendiati utilizzano a scrocco corrente e tablet, ma quando si tratta di queste cose non possono fare a meno di utilizzare carta e inchiostro a gogò.
Mentre gli altri discutono, ognuno è pronto ad utilizzare differenti modi di linguaggio per lasciare una certa manovrabilità all’interno della norma, ovvero per consentire un margine di discrezionalità. Il detto recita “fatta la legge, trovato l’inganno“, ma a quanto pare l’inganno spesso va individuato prima ancora che la legge venga approvata! Così mentre l’auspicio della maggioranza del Paese attivo, è che vengano semplificate le giungle normative che spesso rendono difficile la vita dei cittadini, coloro che non di rado ci qualificano come “bamboccioni” o “monotoni” passano le giornate a scarabocchiare un foglio in attesa che questi scarabocchi, qualche tempo dopo, ci diano direttive su come debbano essere affrontate alcune questioni.
Cambiano i governi, ma non i toni e i modi con i quali i governanti si rapportano con i governati. A sentir parlare di una possibile partecipazione di noi elettori al procedimento legislativo (sul web non c’è che l’imbarazzo della scelta) quasi vengono i brividi: di colpo potrebbero finire tanti inciuci nel Palazzo, ed allora, meglio continuare a restare nell’era analogica e continuare a tramare. A noi, non ci resta che piangere per ciò che potrebbe essere e che invece non è!