UmamiL’Italia dei comuni riuniti dalla De.Co.

Spesso la politica viaggia a una velocità diversa da quella dei piccoli comuni. Ancor più spesso Roma è distante dalle campagne almeno quanto Bruxelles. L'Italia, che è già il Paese con più denomin...

Spesso la politica viaggia a una velocità diversa da quella dei piccoli comuni. Ancor più spesso Roma è distante dalle campagne almeno quanto Bruxelles. L’Italia, che è già il Paese con più denominazioni in Europa (forse anche troppe), ha però al suo interno altre migliaia di piccole storie da raccontare, piatti legati a un santo patrono o a un fatto storico, prodotti di cui s’è persa l’origine nel tempo, dettati spesso dalla fame combinata all’estro. Domenica 4 marzo a Vignale Monferrato, durante la kermesse di Golosaria (www.golosaria.it), trenta di queste storie si ritroveranno nella Piazza De.Co., una manifestazione volta proprio a riunire, come in un libro, le denominazioni comunali italiane. Ora, per capire di cosa si tratta, bisogna proprio ripartire da questi due termini: denominazioni comunali. Che nulla hanno a che vedere con le denominazioni vere e proprie: queste hanno rigidi disciplinari, organi di controllo, promettono tutele e fanno capo all’Unione Europea. Le De.Co. (questo l’acronimo scelto) sono invece un semplice censimento voluto e perseguito all’interno di un comune. Non sono marchi, non possono tutelare né diventare garanzie su un mercato internazionale. Hanno, però, un ruolo unico nel mantenere la memoria, fissandola dentro una delibera dopo una ricerca storica attuata dal Comune all’interno dell’oggetto della sua giurisdizione: la comunità. Proprio per questo possono riguardare sia prodotti alimentari sia manufatti artigianali, ma anche momenti del folklore, quasi rituali in cui una comunità si riconosce. Ecco perché in questo universo possono trovare posto le antiche danze saracene tramandate da generazioni a Bagnasco, in provincia di Cuneo, oppure l’arte di costruire coltelli del borgo di Luras in Sardegna, ma anche un’antica varietà di mais nel vicentino (comune di Marano per la precisione) o la secolare Fiera del Bue Grasso di Moncalvo, nell’astigiano.
Domenica a Vignale Monferrato, nella piazza panoramica da dove si domina la pianura fin quasi ad Alessandria, si parlerà anche di queste storia, ricordando il sogno di Gino Veronelli, inventore della denominazione comunale: un’Italia capace di farsi grande senza dimenticare la sua storia, fatta di geniali (e comunali) individualità.
(Per maggiori informazioni sull’argomento: www.denominazionicomunali.it)

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