Sulla prima pagina del comunicato stampa, leggo che “la liquidità disponibile è robusta a 20,7 miliardi, ben al di sopra dei target”. E a pagina numero 2: “L’indebitamento netto industriale di Fiat escluso Chrysler era pari a € 2,4 miliardi; se calcolato al netto degli esborsi per l’acquisto delle quote in Chrysler e di altre poste non monetarie risulta pari a € 0,7 miliardi, ben al di sotto dell’obiettivo originario”.
Invece, a pagina 10, scopro che solo le azione di risparmio e privilegiate ricevono un dividendo, considerando che Fiat intende mantenere un elevato livello di liquidità e che Chrysler ha delle restrizioni sul distribuire dei dividendi.
Fiat ha 1,1 miliardi di titoli ordinari in essere che vuole dire aumentare il dividendo per € 0,1 per azione (incluso le privilegiate e di risparmio) costa circa € 130 mln, o, circa il 0,6%, della liquidità totale e l’1% della liquidita’ della sola Fiat che e’ € 12,3 miliardi.
Quindi, Fiat vuole mantenere un elevato livello di liquidita’ e Chrysler non puo’ distribuire i dividendi, per questi motivi Fiat non riesce a pagare un ulteriore € 130 milioni, l’1% di questa liquidità. Nonostante il fatto che il debito sia sotto il livello previsto.
Strano.
Piu’ facile da spiegare perche’ Marchionne ne ha dei problemi con le fabbriche italiane. Le previsioni erano per 400,000 Alfa e Lancia vendute quest’anno invece stimo solo 240,000 erano vendute. Ho detto prima, ma se nessun vuole comprare le macchine, la mancanza non é di quelli chi le fabbricano.