What’s AroundCirco di Strada

Probabilmente il primo sarà stato Scott Schuman con il suo The Sartorialist  o qualcun altro ancora prima di lui, fatto sta che negli ultimi anni è diventato di gran moda fotografare quello che suc...

Probabilmente il primo sarà stato Scott Schuman con il suo The Sartorialist o qualcun altro ancora prima di lui, fatto sta che negli ultimi anni è diventato di gran moda fotografare quello che succede fuori dai luoghi istituzionali durante la fashion week.

L’idea è sicuramente bella e crea molti spunti interessanti: volti, figure, outfit e particolari di persone per lo più “normali” se non fosse che sono ‘affette’ da fashion victim e che prima nessuno documentava e ora diventano le nuove celebrities.

Per molti dirigersi alle sfilate è un momento di alta consacrazione del look. Bisogna trovare un modo per apparire per arrivare a sentirsi dire da chiunque abbia una macchiana fotografica in mano, di fermarsi per uno scatto: potrebbe essere quasi come ricevere una nomination all’Oscar. Se quel lui poi si chiama Scott Schuman quell’oscar l’avete vinto e potete pure fare i ringraziamenti. Che poi tu possa entrare a vedere la sfilata o no, poco importa.

Tutto meraviglioso fino a quando alle sfilate decidi di andarci per il semplice motivo di vedere le modelle sulla passerella con indosso le collezioni etcetera etcetera. Tutte le cose normali, insomma.

Potrebbe infatti paventarsi una situazione piuttosto imbarazzante: se prima la confusione era creata dai soliti fotografi, dalle macchine ferme in continuazione davanti gli ingressi e dalla folla in attesa di entrare, ora la situazione si complica perchè una folta, foltissima orda di fashion blogger, fotografe improvviisate e fashion photographer, fashion street style e tutto le definizioni combinabili con almeno due di queste parole è pronta ad aspettare lì davanti armata di zoom.

Dopo qualche ora i candidati alla nomination-foto dovranno andare a cercarsi tra i milioni di blog che, probabilmente, hanno documentato la loro presenza davanti le sfilate.

Il problema che tutto ciò può diventare un incubo. C’è chi di questo ne ha fatto un gran marketing (vedi Anna dello Russo), c’è chi un pò se ne frega soprattutto se, come me, spesso deve fare mezz’ora di fila tra colpi di tacco e spintoni per arrivare al tizio alla porta che spunta il tuo nome prima di farti entrare.

Ad ogni modo ho deciso di riprendere questo famigerato argomento perchè ho letto l’ultimo post de Il Deboscio intitolato Sartorialist Via Padova ed è stato illuminante: un reportage accurato e attento sulle prossime tendenze e i must in fatto di stile nel multietnico quartiere di Viale Padova, a chiusura della recente settimana della moda milanese.

Per la prima volta in vita mia sono riuscita a non sbadigliare fino all’ultimo outfit. Anzi, gran risate.

Un altro sito che potrei guardare per ore e non mi annoia mai è Humans of New York, creato da Brandon Stanton.

Sfondo: New York City. Obiettivo: censimento fotografico.

Racconta i volti della Grande Mela, ne cattura la parte più vera e naturale, con l’idea di realizzare una fotomappa virtuale della città fatta dei volti di chi la vive ogni giorno.

Probabilmente le sue sono le foto street style fashion e tutto il resto che preferisco.

Per la cronaca, la bloggata con tanto di foto l’ho avuta anch’io… trovatemi: http://www.livincool.com/gallery/

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