Pop LevanteIn Giappone, dove se lo stalker uccide la polizia chiede scusa a tutto il paese

In Italia finalmente si comincia a mettere in discussione cosa ci sia di passionale e su quanto poco la parola "amore" abbia a che fare in delitti come quello di Brescia. Ma se nel nostro paese anc...

In Italia finalmente si comincia a mettere in discussione cosa ci sia di passionale e su quanto poco la parola “amore” abbia a che fare in delitti come quello di Brescia. Ma se nel nostro paese ancora ci si chiede il perché negli articoli che commentano questi reati l’uso di termini come “gelosia” e “tradimento” fa ingiustamente da scusante a quello che è uno dei crimini più atroci, in Giappone hanno fatto molto scalpore le scuse che tre comandanti della polizia hanno rivolto alla famiglia di due donne uccise da uno stalker. In diretta tv, i referenti della National Police Agency delle sezioni di Nagasaki, Chiba e Mie hanno fatto pubblica ammenda per non essere riusciti a fermare in tempo il 27enne Gora Tsubui che il 16 dicembre scorso ha ucciso Mitsuko e Hisae Yamashita, madre e nonna della sua ex fidanzata. Le due donne avevano denunciato l’uomo per stalking in almeno cinque occasioni nei mesi precedenti al delitto, ma la polizia non aveva mai trattato seriamente queste visite al commissariato tanto da imporre solo una volta verbalmente a Tsubui di non avvicinarsi all’ex compagna.

Lo stalker aveva continuato a ossessionare la figlia di Yamashita con telefonate ed email minatorie fino ad arrivare all’omicidio delle due donne, uccise con un coltello dopo un appostamento in un minivan. I poliziotti hanno chiesto scusa alla famiglia e si sono impegnati in futuro a prestare più attenzione ai casi di stalking, troppo spesso considerati reati di secondo ordine anche in Giappone. Makoto Yamashita, marito della vittima e padre della giovane donna coinvolta, ha dichiarato: “Quello che è successo è una vergogna. Io stesso ero stato dalla polizia a denunciare le minacce ricevute da mia figlia. Le autorità non hanno mai preso in considerazione le nostre richieste. Spero solo che casi come questi non succedano più in futuro”. La polizia giapponese ha affermato di aver inoltrato a tutti i suoi dipartimenti un avvertimento e un monito per dare maggior peso d’ora in avanti alle denunce per stalking e al maltrattamento delle donne. La stampa giapponese è stata comunque molto critica nei confronti delle forze dell’ordine coinvolte, accusandole di scarso impegno e incapacità, mentre per l’omicida non si è mai parlato di movente passionale.

Foto della conferenza stampa della polizia giapponese

Un video di un tg giapponese sull’accaduto. (E’ possibile selezionare i sottotitoli in italiano dal tasto CC ).

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