Settimane fa mi è capitato sotto gli occhi un post presso uno dei blog de «Il Corriere.it» in cui si discuteva del crescente fenomeno, da parte degli uomini italiani, che intrecciano un rapporto con una donna straniera. Per quanto l’argomento sembri degno delle pagine del gossip nostrano, in realtà esso può anche essere valutato in chiave strettamente sociale.
La crescente mobilità delle persone e l’abbattimento delle distanze attraverso la diffusione dei viaggi aerei favorisce questo fenomeno. La domanda legittima del blogger era, perché alcuni italiani preferiscono le straniere? Cui seguivano tentativi di risposta interessanti ma non del tutto esaustivi…
Si argomentava infatti la legittima posizione di debolezza delle straniere che vivono in Italia, con allusioni alla condizione economica e la speranza di una vita migliore. Anche se questo non è sempre vero, è facile in ultima analisi considerare certe assimilazioni come un mero opportunismo da ambo le parti. Ma nel post si tirava in ballo anche un aspetto parecchio interessante, ci si chiedeva cioè se la vera attrattiva non dipenda più che altro da un maggior senso di emancipazione delle straniere. In questa affermazione si nascondono molte verità interessanti.
Le donne straniere ad esempio vivono la sessualità con maggiore libertà e meno preconcetti e accettano molti più compromessi rispetto alle italiane. L’area geografica di provenienza amplia ovviamente lo spettro di questi compromessi, perché in certi paesi la cultura forma donne molto più tradizionaliste rispetto alle italiane e in altri luoghi meno. Così risulta facile comprendere la posizione di chi predilige una donna indipendente o di chi si aspetta una moglie devota.
Questo gusto esterofilo ridotto ai minimi termini sembra simile a quel fenomeno delle aziende che assumono in nero i lavoratori stranieri, scelta che avviene a causa delle diverse posizioni di forza e di una maggiore necessità. Col medesimo criterio si punta ad una straniera col favore di poter incontrare una donna giovane e bella, che non abbia troppe pretese sull’estetica e sull’età del suo fidanzato, ma che abbia quantomeno in contraccambio quel giusto riguardo che sente di meritare. E cosa ricorda questa considerazione se non l’accesso “agevolato” ad una difficile conquista?
Ma al di là di un mero ragionamento utilitaristico è necessario considerare qualcos’altro. Nella società odierna la percezione della solitudine è crescente e le difficoltà ad intrecciare nuovi rapporti è evidente. Salvo circostanze particolari in media sussiste molta diffidenza da parte delle donne italiane, diffidenza dettata da un diffuso machismo che fin troppo spesso considera le donne come prede da conquistare e gettare via. Per questa ragione proprio le italiane mostrano una certa diffidenza verso le conoscenze maschili, salvo essere “amici di amici” è molto più difficile conoscere “al volo” una donna piuttosto che all’estero. Così puntando alle conquiste straniere, magari fatte in terra straniera o superando le timidezze tramite internet, il gioco diviene più semplice.
Possiamo sicuramente dire che la passione esterofila di molti uomini italiani mostra i segni di calcoli pratici, o la ricerca di un qualcosa che le donne italiane, per quanto posseggano, forse non sanno o non riescono a valorizzare a sufficienza. Per questa e molte altre ragioni l’approdo straniero è sempre più spesso agognato.