Certi incontri avvengono per caso. Altri, invece, sono voluti, cercati. In entrambe i casi non si sa dove porteranno e cosa lasceranno, ma l’importante è averli vissuti. Se c’è un lato positivo di questo mestieraccio è proprio quello di incontrare persone, di parare con loro, capire e imparare da loro. Io ho sempre preferito ascoltare più che parlare: confrontarmi con quelle che spesso vengono definite ‘persone comuni’. Ma in fondo cosa significa essere comune?
Come nella migliore tradizione vietnamita, l’attesa la fa da padrona e il tempo è necessario. Quindi, pazienza e calma, senza accelerare nulla. A novembre avevo letto di un fumetto che aveva venduto oltre 5mila copie in un mese per poi essere bloccato dalle autorità…forse troppo volgare il suo linguaggio. Forse. Un’immagine della società vietnamita descritta con ironia e sagacia dal ventiseienne Thanh Phong, reso celebre, suo malgrado, proprio dal censore. Ma Phong è da anni che lavora, scrive, disegna, dipinge e si lamenta del fatto che in un Paese dove la proprietà intellettuale non è protetta, le persone fotocopiano, scaricano e soprattutto non comprano…Abitudini difficili da sradicare!
Quando l’ambasciata italiana ad Hanoi mi ha chiesto un parere sull’organizzazione di un evento letterario qui ad Hanoi per il programma culturale Y-Viet, non ci ho pensato su due volte: Comics! Ormai in città siamo gli unici a non aver mai proposto un evento legato ai fumetti. Del resto altre nazioni e paesi hanno una tradizione Altra. Giappone, Francia, Regno Unito…qui ad Hanoi, il fumetto passa prima di tutto atraverso questi canali, con i ragazzi viet sempre più in fermento e pronti ad esplodere sul panorama internazionale. Fammi pensare un po’…un disegnatore … graphic novelist … insegnante presso la Scuola Internazionale di Comics … fondatore di un comicsprovider, con una graphic novel in uscita e un’idea pazza quanto il suo autore. Gaia Blues è sugli scaffali da più di un anno. Una graphic novel senza parole…cosa? Ma sei matto? Chiesi a Gud a suo tempo. Ma non così matto…perchè l’idea che c’è dietro è tutta un’altra storia, di cui ne abbiamo già parlato qui.
E allora perchè non portare Gud ad Hanoi? Perchè non farlo incontrare con Thanh Phong? Una decade di differenza, 12mila km di distanza e un amore comune: un foglio di carta bianco e una penna. Che è anche il mio di amore, così come quello di Hien, che mi ha accompagnato all’incontro con Phong. Ognuno, a suo modo, padre e madre di una propria forma d’arte. Ma se le mie parole hanno bisogno dell’arte di tradurre di Hien, Gud e Phong non hanno bisogno di parole, ma della sola immaginazione di fantasticare e vedere il mondo che li circonda con immaginazione, fantasia e ironia. Quel che resta è un’immagine. L’immagine di un incontro che in parte è già avvenuto e si è messo in moto e che a maggio si concretizzerà qui ad Hanoi, quando Gud incrocerà le matite con quelle di Phong.
Riferimenti
Gud: www.gud.it
Nguyen Thanh Phong:
http://phong210.wordpress.com/
http://phongduong.deviantart.com/gallery/