■ Chi è Andrea Santagata?
Durante quest’intervista con Andrea Santagata abbiamo parlato delle origini di Liquida, di Splinder, e di quelle che secondo Andrea sono le prospettive per l’evoluzione dei blog e la loro integrazione con i social media.
La prima domanda che abbiamo fatto ad Andrea è stata naturalmente come ha avuto origine Liquida. In un periodo in cui il fenomeno della creazione di blog e di produzione di contenuti era in pieno sviluppo, l’idea di creare dei sistemi che aiutassero a organizzare l’incredibile mole di contenuti prodotti e far emergere quelli più interessanti e rilevanti è stata subito presa in considerazione.
L’obiettivo era di creare un entry point che potesse aiutare l’utente medio, che non sa districarsi da solo nella ricerca di contenuti tra le fonti alternative, quindi un sistema che organizzasse le informazioni generate dagli utenti cercando di selezionare il contenuto di qualità. Per quanto riguarda la selezione, il filtro è doppio: redazionale e automatico. Dopo il primo passaggio di valutazione “umana”, il contenuto viene analizzato con degli algoritmi proprietari, specialmente semantici, per categorizzarlo in maniera adeguata.
Abbiamo chiesto ad Andrea se a suo avviso gli aggregatori abbiano ancora senso di esistere, considerando le modalità ormai mutate di fruizione dei contenuti in rete. Secondo lui la risposta è sì, hanno sempre più senso specialmente ora che la mole di contenuti è molto maggiore rispetto agli inizi.
Per quanto riguarda invece l’integrazione dei blog con i social media, Andrea ha evidenziato una variazione di trend importante, avvenuta in questi ultimi anni: se prima sui blog venivano pubblicate anche piccole segnalazioni, pensieri pillolari o semplicemente suggerimenti di lettura, ora questa tipologia di attività è diventata senz’altro più idonea per i social media.
I blog, dall’altra parte, sono rimasti un ottimo strumento per esprimere la propria opinione su un argomento verticale. Questo è fondamentalmente il motivo per cui i social media non possono sostituire i blog: si arriva quindi a parlare di una valorizzazione non quantitativa, ma qualitativa del fenomeno dei blog. Viene eliminata la componente personale e di segnalazione, ma c’è il valore aggiunto dell’integrazione forte con i social, che diventano uno strumento di diffusione del proprio messaggio, permettendo di raggiungere molti più lettori rispetto a prima.
Invito tutti a visionare l’intervista, molto ricca di spunti e riflessioni. Buona visione!