Cazza la randaEgregio Prof. Monti, scelga un uomo qualunque come prossimo super consulente

Egregio prof. Mario Monti, vivissimi complimenti per la scelta di dotarsi di tre consulenti del calibro di Giuliano Amato, Enrico Bondi e Francesco Giavazzi. Certo rimane forte il dubbio che l’ar...

Egregio prof. Mario Monti,

vivissimi complimenti per la scelta di dotarsi di tre consulenti del calibro di Giuliano Amato, Enrico Bondi e Francesco Giavazzi.

Certo rimane forte il dubbio che l’arruolamento dei tre saggi aiuterà concretamente la realizzazione del progetto di revisione della spesa pubblica, che il Suo Governo ha in animo di mettere in campo.
E poi mi ronza per la testa il seguente quesito: che ne sarà della serie di dirigenti dei ministeri dove cominceranno ad operare i suoi tre super consulenti Amato, Bondi e Giavazzi? Temo che questi dirigenti verranno di fatto messi in panchina e dunque privati del dovere, ex contratto di lavoro, di porre in essere le azioni di risparmio strutturale che progetterà il Suo Governo.

Al di là di ciò, resta però il fatto che la Sua decisione è stata, da un punto di vista squisitamente comunicativo, decisamente efficace. Ed è proprio per questo che Le faccio i complimenti. Perché, dopo mesi di annunci su questa benedetta spending review – che pare produrrà poco più di 4 miliardi di tagli e che dunque non assumerà quel carattere epocale atteso da molti italiani e che ha assunto invece, ad esempio, in Gran Bretagna – Lei ha correttamente valutato la necessità di un colpo d’ala. Comunicativamente parlando si intende. E così è stato, perché, a parte le solite e sempre più isolate voci preconcette sul Suo operato, sarà stato per Lei ed i Suoi colleghi di Governo certamente gustoso leggere i titoloni e gli ampi servizi che i più influenti media hanno riservato in coro a lode della Sua iniziativa.
Con questa mossa, egregio prof. Monti, Lei avrà certamente guadagnato alcuni punti nei sondaggi che la politica sempre più ossessivamente ha assunto come bussola, ma ha chiarito, una volta di più, che vi è da parte Sua piena consapevolezza di quanto la comunicazione sia un ingrediente fondamentale nella difficilissima – me ne rendo conto – azione di governo.

Immaginando che altre task force verranno costituite ed altri super consulenti all’uopo saranno cooptati, mi permetto dunque di darLe un consiglio in vista della prossima mossa che metterà in atto: chiami, in luogo di una nuova testa d’uovo, un “uomo qualunque”, un italiano mediamente scolarizzato, di pensiero indipendente, con un’età un po’ meno avanzata dei 78 anni di Bondi o dei 74 di Amato, dotato di acuto spirito critico, non troppo ricco né troppo povero, preferibilmente con moglie e figli a carico, profondamente immerso nella ordinaria quotidianità, decisamente insofferente agli sprechi ed alle inefficienze della Pubblica Amministrazione.

Con una buona dose di immodestia, egregio prof. Monti, mi candido, gratuitamente, a tale ruolo consulenziale: vedrà che giornali e tv, stavolta addirittura unanimemente, saluteranno con grande favore, unito certamente a stupore, la designazione a super consulente di un mero “buon padre di famiglia”.

Sono convinto che i sondaggi, anche in tale occasione, Le daranno ragione. Ma ne guadagnerà soprattutto la “normodotazione” del Suo gruppo di lavoro. In fondo, egregio Presidente, dopo le disastrose esperienze governative degli ultimi anni, abbiamo solo bisogno di un Governo normale, fatto di gente normale, che faccia cose normali, per riportare alla normalità un Paese che non ne può proprio più di essere abbagliato ed illuso da superstars, per giunta attempate.

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