La storia, almeno la più recente, parte dall’America’s Cup World Series: trovare la giusta location per accogliere l’evento nella città. Alla fine dei giochi e della partita di ping-pong tra un sito e l’altro, la scelta è ricaduta nell’area del lungomare da cui l’hashtag #lungomareliberato che ha indirizzato la conversazione su Twitter e la nascita di un sito ad hoc per la raccolta di foto e proposte da parte dei cittadini.
La scelta dell’amministrazione arancione si è rivelata giusta (ma non priva di polemiche): visto i tempi e i limiti di fattibilità di riportare la città, in breve tempo, e con poche risorse sia logistiche che monetarie, capace di ospitare un grande evento internazionale.
Napoli, ha dimostrato di riuscire nell’impresa raggiungendo i limiti sufficienti, minimi di organizzazione, e alla luce di questa esperienza, già si pensa alla prossima per eliminare le imperfezioni e potenziare la logistica e le infrastrutture perchè c’è ancora tanto da migliorare per la prossima edizione che vedrà, di nuovo la città sotto i riflettori internazionali, a Maggio 2013.
E c’è da sottolineare, che, per la prima volta, a fare il giro del mondo non sono state le immagini della crisi rifiuti che da decenni assedia la città ma bensì, la bellezza del by night del porto di Mergellina e del Castel dell’Ovo, con le vele protagoniste. (Foto di Enrico Sbandi su FB)
Chiuso il sipario sull’evento velistico, il nodo se tenere il lungomare ancora chiuso o riaprirlo al traffico andava sciolto. Ha vinto la soluzione del “lungomare liberato” con sommo dispiacere degli automobilisti e dei commercianti che hanno protestato con un bel “NO ALLA ZTL” apposto con delle locandine sulle vetrine dei negozi.
Neanche a dirlo, felicità degli ambientalisti e dei ciclisti ma anche di tante famiglie, ragazzi e persone anziane che hanno ritrovato il gusto di passeggiare liberamente in quell’area che già si è prestata ad attività ludiche come la festa degli aquiloni che si è tenuta il 25 Aprile #AquiloniNapoli. (foto di Vincenzo Presutto dal suo album su FB)
Ovviamente, come ogni cambiamento, ci vuole un tempo di metabolizzazione per rincanalare abitudini e prassi cittadine, anche rispetto al solito percorso della mobilità urbana, così poco più di un mese fa tre napoletani Michele Del Vecchio, Carlo Picone e Fabrizio Reale hanno creato un gruppo su Facebook volto all’incontro tra le parti tra favorevoli e contrari alla ZTL.
Il gruppo è moderato, tra mille difficoltà, da Fabrizio Reale e Michele Del Vecchio. Oltre 3000 sono gli iscritti che quotidianamente si relazionano attorno al tema postando foto, commentando opinioni e pensieri e proponendo migliorie all’attuale piano regolatore del traffico le cui info, nel loro dettaglio si trovano sul sito del Comune di Napoli alla voce “ZTL del Mare”.
«Il gruppo – spiega Michele Del Vecchio – ha una funzione di confronto diretto sulle idee per la cittadinanza e permette anche di acquisire una maggiore coscienza delle cose, prima di prendere una posizione politica»
«Avevo già affrontato più volte il tema ZTL a Napoli sul mio blog, – spiega Fabrizio Reale – L’idea, quindi, di avviare una discussione costruttiva sulle ztl partenopee mi affascinava ed ho accettato con piacere il ruolo di amministratore (che altro non è che la versione Facebook del moderatore nei “vecchi” forum) del gruppo di discussione e confronto sulla ZTL.
Va scritto che gestire un gruppo di 3000 e più persone è tutt’altro che semplice e più di una volta sono dovuto intervenire “a gamba tesa” cancellando singole risposte oppure interi post in quanto offensivi, contenenti flame o troll.
Nel complesso – continua Reale – si tratta di un’esperienza formativa, in quanto è possibile leggere opinioni di singoli cittadini e politici in uno stesso post e, se affrontata senza pregiudizi a priori, permette, davvero, di costruire ipotesi alternative a quelle attualmente in vigore, analizzando le singole proposte degli utenti, i contributi a favore e quelli contrari all’attuale ztl del mare.
Unico neo, forse, il fatto che diversi non riescano ad accettare un confronto dialettico e pretendono invece di imporre le proprie opinioni, che siano pro o contro la ztl, con la forza delle parole strillate e dei contenuti ripetuti più volte».
Il dibattito è acceso e corre sul filo della rete….