Ne parlavo giusto un mese fa in questo articolo. L’ipotesi di base era che, lentamente, si stavano profilando le basi per una lista “civica” nazionale con personalità politiche distanti, più o meno, dai partiti:
Per esercizio accademico provo anche a fare dei nomi: Pisapia da Milano, Emiliano da Bari, Zedda da Cagliari, De Magistris da Napoli e si possono aggiungere tanti altri nomi. Ognuno con il suo “cerchio magico” di persone fidate. Tutti oltre i partiti, tutti con un solo intento, proporre un soggetto politico nuovo che – visto lo stato comatoso dei partiti in questi mesi – potrebbe raggiungere anche elevati consensi.
Quando ho scritto quel post il fenomeno era ancora in un suo stato embrionale, ampiamente visibile, ma non aveva ancora conferme sul piano politico e mediatico. Ieri invece la risposta è arrivata. Luigi De Magistris farà una sua lista nazionale che lui stesso ha definito come partito dei sindaci. Il sindaco di Napoli ha dichiarato: «Le Amministrative dimostrano come vincano le persone credibili e serie che hanno fatto vedere con i fatti e non con le chiacchiere di saper amministrare, basti pensare a Palermo e Genova».
De Magistris in questo caso vede lungo, e l’intenzione di fare una lista nazionale con i sindaci si fa sempre più forte. Ad ora, non ho ancora trovato sondaggi che possano monitorare il peso politico specifico di un progetto come quello che ha in testa “o’ sindaco”, ma a quanto pare esso ha tutti i tratti per diventare un progetto attraente sotto il profilo elettorale.
Credo che dietro le ambizioni politiche di De Magistris ci sia però una ulteriore considerazione. Da più parti sentiamo dire e leggiamo che esiste un vuoto politico tutto da colmare e sul quale Beppe Grillo e il Movimento 5 Stelle hanno saputo lavorare. Il risultato elettorale del M5S ha dimostrato empiricamente che quel vuoto c’era e c’è. Un vuoto che però è stato colmato portando con sé non poche discussioni e che contiene diverse amibiguità tutte ancora da comprendere. In questo contesto, un partito dei sindaci, così come lo vuole De Magistris, potrebbe effettivamente accreditarsi come progetto politico capace di giocare questa partita con il neo-partito di Grillo.
E’ legittimo quindi chiedersi se De Magistris può diventare l’anti-grillo e, tenendo presente la crescente credibilità nazionale che “o’ sindaco” ha, credo fortemente che ve ne siano tutti i presupposti.
Intanto da stamattina circolano voci su possibili elezioni ad ottobre.