Secondo @Il_Portaborse Luca Cordero di Montezemolo sta finalmente per rompere gli indugi, e scenderà in campo con una convention “un po’ all’ammericana” il prossimo luglio.
Dal punto di vista statistico, vedo un interessante correlazione negativa tra le fortune del governo Monti e le prospettive di Montezemolo come politico. Per scelta o per necessità il presidente della Ferrari è rimasto sotto-traccia dalla nomina a premier di Monti fino ai giorni difficili della polemica sull’articolo 18. Poi ha ricominciato a fare capolino nei dibattiti politico-mediatici della nostra affaticata Italia.
Ma la vera svolta si è avuta con gli scandali che hanno travolto la Lega Nord (Belsito + compagnia varia) e con il tracollo elettorale del PdL al primo turno delle elezioni comunali. Checché ne pensino le anime belle, la politica ha una forte componente strategica, che emerge prepotentemente in momenti difficili come quello attuale. Sulla base della disposizione ideologica e della forza dei partiti esistenti, un nuovo entrante deve decidere dove collocarsi.
Il panorama mi sembra abbastanza limpido: Nel centro-destra si è aperta una mezza voragine di consensi, che per ora produce una percentuale democristiana di astensioni annunciate.
L’ideona che balla in testa a Montezemolo sembra proprio quella di occupare questo vuoto, stringendo qualche patto con Berlusconi e attirando a sé il numero maggiore di terzopolisti. Per Berlusconi potrebbe essere un ottimo affare.
@ricpuglisi