Quale modo migliore per cominciare se non aprire (in modo un po’ troppo enfatico, lo ammetto) con il cambiamento? Il mondo digitale e il popolo della Rete non esistono, sono semplicemente nuovi riflessi delle persone e del mondo. Internet non è una strana dimensione parallela ma è ormai la realtà presente a tutti i livelli di ogni singolo aspetto economico e sociale: dalla scuola al lavoro, dalla sanità alla crescita. I tecno-scettici staranno già storcendo il naso, questo spazio servirà a portare esempi concreti e a parlare anche e soprattutto a loro.
Il dibattito sull’importanza della banda larga è passato di moda. Oramai chiunque spende belle parole a riguardo, quasi parlasse della pace nel mondo, a prescindere dal fatto che ne abbia realmente compreso la potenzialità o che non sappia nemmeno lontanamente com’è fatto Gogol.
Il problema è che i discorsi luccicanti da far gonfiare il petto in realtà trascinano nella monotonia anche il dibattito e le azioni necessarie per superare il digital divide, ovvero per portare una connessione decente a tutti. E in Italia sono ancora in 6 Milioni a vivere in territori completamente scollegati, a non poter facilmente vedere un video su youtube o inviare il proprio catalogo prodotti ad un potenziale cliente via mail. E la cifra cresce vorticosamente contando tutti i cittadini costretti vergognosamente a pagare a prezzo pieno una connessione che non arriva nemmeno a mezzo megabit, o che abitano in territori “coperti” ma non possono sottoscrivere un contratto a causa del terribile stato di reti e centrali.
Risolvere questo problema con soluzioni concrete è ciò che provo a fare, lavorando con Pubblica Amministrazione e aziende di telecomunicazioni, da quando avevo tredici anni. Ed è un altro dei temi che verranno trattati in questo spazio fin dal prossimo, primo vero, post.