La Fantascienza è adessoLa trasparenza di Facebook

Ieri pomeriggio ero su internet quando esce fuori la notizia da Il Post del sondaggio su Facebook, riguardo la modifica delle regole sulla gestione dei dati. Il referendum è iniziato il 1 Giugno, ...

Ieri pomeriggio ero su internet quando esce fuori la notizia da Il Post del sondaggio su Facebook, riguardo la modifica delle regole sulla gestione dei dati. Il referendum è iniziato il 1 Giugno, ieri era il 4 Giugno. Nella Dichiarazione dei Diritti e della Responsabilità c’è anche una frase per invitare gli utenti alla responsabilizzazione delle proprie azioni su altri utenti, vengono invitati a “non taggare le persone che non vogliono essere taggate”, il discorso che facevo nel mio primo post qui su Linkiesta.

Tra i vari cambiamenti dovrebbero essere chiarite meglio alcune impostazioni per controllare la privacy del proprio profilo. Come dicevo nel primo post, su Facebook sono arrivati anche i ritardatari del web, coloro che hanno meno confidenza con il mezzo e hanno maggiori difficoltà a controllare il proprio profilo.

Mesi addietro una ragazza pubblicò su Facebook foto del funerale del proprio nonno. Il suo profilo era completamente pubblico, quelle foto fecero il giro del social media e divennero di pubblico dominio. Anche altre foto vennero condivise da numerosi utenti. Le foto della ragazza sembravano uscite dalla pagina di un raccoglitore di meme, demotivational e stranezze della rete, invece erano condivise direttamente dal profilo della ragazza. Dopo mesi che le sue foto venivano condivise da miriadi di utenti, la ragazza ha finalmente capito come renderle private e sono scomparse da tutti quei profili che le avevano condivise.

Questo caso è emblematico, ci mostra come non tutti gli utenti hanno familiarità con le impostazioni di Facebook e sicuramente il social network in questione non aiuta.

Alcuni giorni fa ho scritto di come ogni “mi piace” su Facebook sia tracciabile attraverso i cookie. Gli utenti hanno aperto un dibattito, Daniele da Napoli ha precisato come i cookies possono essere disattivati tramite un’opzione del proprio browser, altri hanno detto che della tracciabilità si sapeva già da anni.Quello che voglio chiedervi è: dove siete venuti a conoscenza di ciò? Direttamente da Facebook?

Facebook vi ha avvisato del referendum? Ricordo che sarà valido solo se verrà raggiunto il quorum del 30%. Il punto, per quanto mi riguarda, è che io non devo venire a sapere del referendum da altre fonti, devo saperlo direttamente da Facebook. Anche se il social network è un servizio privato siamo comunque noi utenti ad alimentarlo, grazie ai dati che noi forniamo le aziende lo finanziano. Inoltre chi di voi è mai riuscito a cancellarsi da Facebook? Io ci ho provato ma sono soltanto riuscito a disattivare il mio account.

Per come Facebook sta promuovendo questo referendum mi ricorda tanto il referendum del nucleare sotto il governo Berlusconi. Siete d’accordo? Credete che Facebook riguardo il trattamento dei vostri dati sia completamente trasparente?

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