Tra le curiosità che ogni tanto mi pungolano – e affidarle al blog mi pare buona cosa – ci sono alcune domande riguardo alle famiglie composte da genitori omosessuali. Premetto: non ho alcuna posizione al riguardo, semplicemente perché non ritengo ce ne sia bisogno. Sono già una realtà, dunque chiedersi se accettarla o no mi pare una perdita di tempo. In questioni sociali così delicate, per me il discrimine è sempre lo stesso: se io mi assumo la responsabilità di ciò che faccio, ho tutti i diritti di fare le mie scelte. Anche se vanno contro il senso comune o la comune morale dominante.
Detto questo, vorrei tenermi bene al largo dalle inutili e fruste polemiche su cosa è famiglia e cosa non lo è, e fare una domanda precisa: i figli come percepiscono/come percepiranno il loro mondo poco ‘tradizionale’, quali compiti educativi hanno/avranno i loro genitori, quanto sono diversi, quanto sono maggiori.
Dato che la questione è ‘giovane’ e fino a non molto tempo fa pruriginosa, non ho trovato gran che in rete, e comunque preferirei parlarne con qualcuno che ne sa. Per esempio, ospiterei volentieri su questo spazio un babbo – o una mamma – omosessuale che avesse voglia di raccontare la sua esperienza, la sua visione delle cose.
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