Albergo a oreMiracolo a Milano: tentato furto con scasso in libreria

Qualche giorno fa avevo pubblicato un post in cui invitavo i lettori a investire in libri antichi piuttosto che in btp. Questo fine settimana, mentre vagavo in quel di Milano lamentandomi del caldo...

Qualche giorno fa avevo pubblicato un post in cui invitavo i lettori a investire in libri antichi piuttosto che in btp. Questo fine settimana, mentre vagavo in quel di Milano lamentandomi del caldo, ho scoperto che la libreria Libet di via Terraggio (a due passi da Sant’Ambrogio) – specializzata in libri rari, esauriti e fuori catalogo – ha appena subito un tentativo di furto con scasso. Ed è la seconda volta che i ladri cercano l’effrazione. Mentirei se dicessi che non mi sono sentita lusingata nel vedere che persino cotanti criminali prendono alla lettera i miei consigli.

Il misfatto è successo nella notte tra sabato e domenica. E se il piano diabolico non è andato a buon fine, è stato solo per un provvidenziale vicino che tornava a casa quando le due erano da poco passate. Vedendo una macchina ferma di fronte alla libreria, con su quattro robusti giovini intenti a guardare la vetrina, l’uomo si è insospettito. L’ora era tarda, e la passione per la lettura difficilmente arriva a certi livelli di estremismo notturno.

Così ha salito le scale e, senza accendere le luci dell’appartamento, è andato, silenzioso come un indiano sioux nella prateria, alla finestra. Due dei quattro loschi individui erano scesi e con un bel piede di porco sfidavano la porta della Libet. A quel punto, con felina prontezza di spirito, il dirimpettaio ha lanciato un lungo e profuso ruggito che ha messo in fuga i marrani, scongiurando il furto. Ma non ha evitato danni piuttosto gravi alle serrature. Tanto che il mattino dopo il fabbro ha dovuto lavorare quasi due ore per rimettere in asse e far riaprire e chiudere la porta, e permettere ai titolari, Elena Ferrario e Roberto Posca, di entrare nel negozio e lavorare nomalmente.

La vetrina della libreria Libet in via Terraggio a Milano

Gli impianti di sicurezza alla Libet non sono certo quelli di una gioielleria. È raro infatti imbattersi in ladri così “amanti” della lettura. Anche se il furto con scasso nelle librerie antiquarie non è una novità assoluta. Nel 2002, sempre a Milano, quella di via Rovello era stata letteralmente svuotata nella notte: un colpo del valore di circa 250.000 euro. Un mese fa a Napoli è stato arrestato il direttore della Biblioteca dei Girolamini (con altri complici) per il furto di alcuni esemplari assai rari.

Per quanto riguarda la libreria di via Terraggio, il caso è particolarmente curioso perché, a differenza della libreria di via Rovello, ha molti esemplari a buon mercato (non manca un ampio scaffale con «tutto a tre euro»). I ladri avrebbero quindi dovuto conoscere bene la libreria per sapere quali erano gli esemplari più succosi e dove si trovavano. Adesso in esposizione c’è per esempio un bel volume di Man Ray, per la veneranda cifra di 1.500 euro, e altri titoli che superano i mille. Ma serve lo sguardo navigato di un esperto connoisseur per scovare questi preziosi tesori.

Morale di questa quasi vicenda di cronaca: i libri, per lo meno quelli vecchi, sono ancora appetitosi, seppur per ragioni non proprio ortodosse… Ma attenzione a gioire per questo presunto goal dell’analogico sul digitale. I due librai non escludono un’altra pista: «Magari dei libri non gliene fregava niente. Ci sono tre mac. Uno per piano».
 

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