Ieri a Milano è stata presentata una Proposta di legge di iniziativa popolare sulle unioni civili. In Italia ad oggi sono 1.500.000 le coppie di fatto, sia eterosessuali sia omosessuali. Questa proposta di legge, promossa dalla campagna “Una volta per tutti”, si propone di legiferare su tre livelli giuridici che chiedono il riconoscimento di garanzie e tutele minime alle coppie di fatto, siano esse eterosessuali o omosessuali, che non possono o non vogliono accede ad alcun istituto giuridico; un istituto giuridico intermedio per il riconoscimento delle coppie che convivono, sulla base della loro vita affettiva, che estenda a loro ed ai loro figli tutele e garanzie; un ulteriore istituto giuridico che tuteli le coppie omosessuali sul modello della Civil Partnership Act inglese, come già avviene in altri paesi europei tra cui Germania e Regno Unito.
I principali partiti del centrosinistra (Sinistra Ecologia Libertà, Partito Democratico, Italia dei Valori) sono uniti nella presentazione di questa legge di iniziativa popolare. Ci vorranno 50.000 firme per presentare al Parlamento la proposta di legge.
Ieri alla presentazione della Proposta di Legge era presente anche il Sindaco di Milano Giuliano Piasapia che ha chiarito anche sul “Registro delle unioni civili” sul quale si sta discutendo all’interno della sua Giunta.
Pisapia: “In questi giorni qualcuno ha voluto alimentare polemiche e far pensare a scontri interni alla Giunta e alla coalizione che governa Milano, questo è fuori dalla verità. Ci sono confronti e discussioni con posizioni diverse, ma è giusto che il confronto vada avanti.
Sui temi delle unioni civili fino ad oggi il legislatore è stato assolutamente carente.
A chi dice che ho fatto un passo indietro o un passo avanti, posso dire che non ho fatto ne un passo indietro ne uno avanti. La mia abitudine è quella di ascoltare, riflettere, confrontarsi e poi trovare la soluzione migliore che tenga conto della realtà e non faccia finta di ignorarla.
A Milano ci sono discussioni e confronti, ma soprattutto un impegno che io voglio ribadire: nel programma elettorale abbiamo inserito il “Registro delle unioni civili” ed entro la fine del 2012 questo registro ci sarà. Il Consiglio Comunale di Milano arriverà ad una soluzione condivisa che avrà capacità di trovare consensi anche al di fuori della coalizione di centrosinistra. Se però entro la fine di dicembre il Consiglio Comunale non troverà una soluzione, la Giunta ci penserà e prenderà i provvedimenti che potrà e dovrà prendere”.