Amare od Odiare Instagram, è questo il problema ?!?!???
Questa mattina l’articolo di Mr. Tambourine intitolato Io odio Instagram ha creato un buon livello di scompiglio e discussione negli ambienti legati al mondo del web.
Personalmente, come al solito non voglio soffermarmi sull’autore dell’articolo, le sue motivazioni e via dicendo, ma preferiscono mettere a fuoco le opinioni reali delle persone e dei lettori.
Da una parte si sono collocati coloro che utilizzano comunemente lo strumento i quali sostengono che …
Claudio – Instagram è vita!
Francesco – Il bello di queste App è che ti avvicinano ad una passione senza che tu abbia esperienza o capacità nel settore. Mi spiego: io non sono un fotografo professionista, però con un mix di effetti mi è capitato di fare con Instagram delle foto davvero belle. Ed è gratificante, così com’è gratificante scrivere un bell’articolo sul proprio blog pur non essendo un giornalista.
Diego – A me piace da matti, mi piace principalmente come strumento di valorizzazione territoriale attraverso il contenuto generato dagli utenti.. #lovinstagram 🙂
Giuseppe – Mi pare un rant tanto per speculare su un nome di brand famoso e far l’hipster anti hipster. Io sono innamorato delle possibilità di Instagram, e con un po’ di cura s’ottengono vere perle.
pur riconoscendo che …
Francesco – Ovviamente, se limitiamo Instagram alle fotografie di cene e fiori diventa uno strumento inutile, ma in realtà gli usi sono diversi e spesso molto molto creativi 🙂
Giuseppe – Ovviamente non è il coltello di ceramica che fa di te uno chef, ma la capacità di catturare l’attimo, anche con un mezzo limitato e limitante come l’iPhone.
Matteo – La dinamica si ripete :
anni 70 – non ce la faccio a scattare una cosa con la Polaroid e poi chiamarla fotografia.
anni 80 – non ce la faccio a scattare una cosa con una macchina digitale e poi chiamarla fotografia.
2012 – non ce la faccio a scattare una cosa con l’iPhone e poi chiamarla fotografia.
oppure quelli che ci costruiscono il proprio modello di business sopra.
Oltre a loro, abbiamo quelli che analizzando in maniera critica il mezzo, dicendo che …
Emiliano – Non credo che l’abituale user di Instagram si senta un fotografo. E’ chiaro a tutti che per fare belle foto occorre fortuna ed abilità. Instagram rende foto banali interessanti, ricoprendole di effetti. E’ una moda, come tutte le mode, scomparirà e domani prenderà posto un’altra applicazione. L’accanimento dell’autore mi sembra davvero esagerato, mettici che odio profondamente tutti quelli che esprimono il concetto “una volta le cose erano migliori”. Una volta ho sentito una bambina di 7 anni dire “erano meglio i politici di una volta”.
Giuseppe – Instagram è l’esibizionismo delle foto, come Facebook lo è delle parole. E’ la faccia oscena della democratizzazione della tecnologia, per trovare una perla dobbiamo tollerare tanto ciarpame. Meglio mantenere private le proprie e lasciar credere di essere un ottimo fotografo che condividerle su Instagram e togliere ogni dubbio! ;)))))
Renato – Gli attimi si perdono perché non hai il dito sul click di una camera qualsiasi al momento giusto. Si chiama fotografia professionale. Apri l’iPhone, sblocchi apri la camera e scatti te lo sei già perso.
Come per Sparrow, anche gli instagrammi vari spariranno presto. Si sentono i colpi di coda.
e anche quelli che del mezzo o non ne comprendono l’utilità, o non sanno che farci, oppure ancora lo giudicano in maniera prettamente negativa, raccontando che …
Massimo – Instag(N)am è un’app che non avvicina alla fotografia e nemmeno può considerarsi come qualcosa che produca “foto” che possano essere lontanamente definite tali…! Instag(N)am è un gioco, la fotografia è ben altra cosa!
Sottoscrivo la frase finale dell’articolo…! E aggiungo: HCB mi manchi!Umberto – io non è che lo odi, io proprio lo ignoro
Daniele – semplicemente lo trovo personalmente inutile
Dove sta la verità in tutto questo? Instagram è da amare, da odiare, o … ?
Non sopporto le guerre, perchè fanno sempre morti e feriti, spesso dalla propria parte allo stesso modo di quella degli avversari. In questo caso, poi, sarebbero davvero guerre tra poveri: mi viene in mente lo splendido articolo di Giovanni Scrofani sulle lotte tra gli influencer che vi invito tutti a leggere, è davvero istruttivo in questo senso.
Non sopporto le persone troppo invasate, perchè spesso dietro di loro non c’è una vera passione ma questa è stata sostituita da una logica di tipo prettamente economico
Soprattutto, credo che qualcosa per essere davvero utile debba entrarti dentro nel profondo, e diventare qualcosa di cui non puoi fare a meno perchè la tua vita quotidiana giri nel migliore dei modi (avete presente l’acqua da bere, i mezzi di locomozione per arrivare in posti altrimenti non raggiungibili, e via dicendo?!?!??).
Instagram non è né da amare né da odiare, ma solo da vivere, per chi crede davvero che possa portargli qualcosa di utile. Il resto, va da sè, vive benissimo anche senza.