¿Berlusconi, otra vez?
Ebbene sì. La notizia è arrivata anche a Madrid, un po’ in sordina, ma con un passaparola tra l’ironico e l’incredulo.
Una mezza frase dal parrucchiere, alle prese con un l’aumento dell’Iva dall’8% al 21%, un commento pungente all’uscita dei cinema, dove gli spagnoli sono accorsi prima che arrivi la stangata sui biglietti d’ingresso, una battuta tra i negozi dei centri commerciali, costretti a prolungare i saldi fino all’autunno.
Non manca certo di che parlare per strada, tra una manovra «lacrime e sangue» e una serie di scioperi generali in arrivo.
Ma la «discesa in campo» di Silvio Berlusconi non passa sotto silenzio. Nemmeno a Madrid.
Tutti ricordano gli aneddoti del Cavaliere: la infollable culona mantecosa della Merkel, la storia di Ruby Robacorazones, los cuernos delle fotografie ufficiali.
¿Berlusconi, otra vez?
È il titolo più utilizzato dai quotidiani spagnoli, la frase più gettonata dalle tv del Paese. Coi suoi 75 anni e i processi ancora in corso, il precedente primo ministro italiano minaccia di tornare, scrivono i giornali spagnoli. Più populista che mai, approfittando della situazione per prendersela con l’euro, istigare gi animi contro la Germania e cercare di ridicolizzare il governo di tecnocrati.
Sì, è ufficiale. Berlusconi, un’altra volta.
Solo a notte inoltrata, tra una pinta di birra e l’altra, c’è chi, chiaramente brillo, azzarda: «Ma qualcuno lo voterà?».
16 Luglio 2012