Eccolo l’albero raccontato da Giosuè Carducci in Pianto Antico in un angolo del mio orto- giardino, “illuminato” di fiori vermigli. Un albero che io adoro e che regala fiori e frutti meravigliosi fin dalla primavera.
L’albero a cui tendevi la pargoletta mano, il verde melograno da’ bei vermigli fior,
nel muto orto solingo rinverdì tutto or ora
e giugno lo ristora di luce e di calor.
Tu fior della mia pianta percossa e inaridita,
tu dell’inutil vita estremo unico fior,
sei ne la terra fredda,sei ne la terra negra;
né il sol più ti rallegra né ti risveglia amor.
Sì è vero la poesia è un pò triste perchè parla del contrasto tra vita e morte! Ma anche nella sua tristezza quando sottolinea i colori: verdi e vermigli, non vi sembra che comunichi gioia…gioia e vita?
I rubini
Che meraviglia sgranare questi “rubini”, per poi assaporare la loro dolcezza. Ma oltre che buoni, i frutti di melograno hanno proprietà astringenti e diuretiche; vengono generalmente consumati freschi e sono molto spesso usati per preparare bibite ghiacciate e per la decorazione di macedonie. Nell’industria conserviera vengono utilizzati per la produzione di succhi, marmellate, sciroppi e sciroppati.
Avete mai provato a bere il succo di melograno?
Negli Stati Uniti va a ruba. E’ buonissimo e molto dissetante.
Pare infatti che l’azione antiossidante di questo succo sia paragonabile solo a quella del Tè verde.
La buccia contiene il 30% di tannini e quindi viene usata per ricavarci un colorante giallo poi impiegato nell’artigianato degli arazzi nei Paesi Arabi. Dalle radici è possibile ricavare coloranti utilizzati nella cosmesi.
Sempre la corteccia contiene alcaloidi e viene usata in medicina. Attenti perchè è velenosa e quindi va usata con molta cautela. I fiori invece possono essere usati in infuso contro la dissenteria.
Ma la particolarità rimane comunque la sua fulgente bellezza. E’ una pianta ornamentale molto utilizzata in parchi e giardini…..e io nel mio orto-giardino l’ho allevata ad arbusto e si eleva e protegge le piante vicine, belle anch’esse: l’hibiscus syriacus, l’alloro e l’oleandro!