Eh va bene, ho letto 50 sfumature di grigio: sono la donna media, sono caduta nella trappola della mammina porno-scrittrice con tutte le scarpe ma è colpa dell’Linkiesta che qualche tempo fa ha pubblicato questo articolo.
Mi sono detta che se l’aveva scritto una mamma dovevo leggerlo…per lavoro s’intende…:”Si, certo Chiara, ci credono tutti. Ora, per favore, abbi la decenza di soprassedere”.
Appena finito di leggere l’ultima pagina, ho avuto una visione, un fulmine a ciel sereno: le nonne degli anni 80 che macinano Harmony su Harmony sotto l’ombrellone.
Dopo aver letto questo libro, mi sento una di voi, simpatiche e arzille vecchiette dei tempi che furono.
Sì perché a parte il lato torbido di lui che vuole dominarla e lei che non vuole fare la sottomessa e lo fanno in ogni dove e in ogni come, non c’è nulla di diverso da un Harmony vecchia maniera.
Tutto corrisponde: lei inesperta, candida come un fiore di loto, dai principi e dai valori solidi come granito, lui miliardario, tutto quello che tocca diventa oro, dio del sesso, seduttore insaziabile e fantasioso, bravo proprio in tutto ma triste, tormentato, bisognoso di coccole, un cucciolo da salvare. Basta sfiorarsi, uno sguardo, per far crollare tutte le loro certezze. Molto stile: “da quel momento, non fu mai più la stessa cosa”. Clichè, clichèrorum.
La cosa triste in più è che la protagonista è abbastanza scevra di personalità, nonostante Mr. Grey (da qui le 50 sfumature di grigio del titolo) non manchi di sottolineare quanto lei sia impossibile da domare, io onestamente non mi sentirei di definirla una che si impone, considerato che permette a uno che conosce appena, di sculacciarla (sì, avete letto bene), ma forse mi sbaglio. Per farvi capire cosa cerco di dire, Anastasia Steele, la protagonista, è la copia carbone di Bella Swan di Twilight: stesso approccio da galoppina “salti tu, salto io”.
Finalmente un altro ritratto di donna che rende onore agli anni di lotta per ottenere la parità…ne sentivamo veramente l’esigenza.
Ciò che rende questo libro così popolare, molto spesso involontariamente comico, per tornare a un tema a me caro, è che nonostante i mille amplessi estremi è tutto molto simile a una favola, a una fantasia erotica trascritta.
La storia è un frappè di Pretty woman, Twilight e tutti gli Harmony della storia, del resto è la stessa scrittrice a dichiarare di non essersi inventata niente ma di aver “rimaneggiato” storie e personaggi di moda.
Pretty woman apparentemente non c’entra nulla, so già quello che direte, ma io vedo invece molte similitudini nella scelta della costruzione dei personaggi che anche in “50 sfumature di grigio” rimangono sempre sapientemente al limite fra il credibile e l’incredibile.
Vivian in effetti ora più mai è credibilissima!
La mia impressione è che tutte le volte che l’autrice si rende conto di andare troppo oltre, che quello che sta scrivendo, non solo non potrebbe mai succedere veramente, ma avrebbe delle conseguenze ben diverse da quelle che lei mette in scena, fa succedere qualcosa che invece riporta il piano della narrazione nel mondo reale o quantomeno in un mondo verosimile.
In questo è molto brava, bisogna dargliene atto. Riuscire a far passare allucinanti pratiche sadomaso come il necessario e terapeutico hobby del protagonista incapace di amare, non è da tutti. Senza contare poi che Christian è uno stalker mica da ridere: la pedina costantemente o sa dove si trova, intercetta le sue telefonate e si fa trovare senza invito in luoghi remoti che non dovrebbe conoscere.
Anche in queste occasioni limite, la protagonista, invece di chiamare le forze dell’ordine, prende atto di queste sue ennesime “stranezze” e accetta di buon grado, dopo tutto lui vuole solo vederla… davvero ottimo…
Anastasia, ex Maria Goretti, ora lasciva sottomessa, è in balia di se stessa e del travolgente Christian ma a un certo punto si rende conto di “volere di più” e anche qui mi fischiano le orecchie pensando a Richard e Julia. Ana vuole molto di più, vuole salvare Christian dai suoi fantasmi e dal suo passato, sembra quasi farcela, manca tanto così e poi…non posso certo svelarvi il finale, non si fa.
Se devo essere onesta l’idea che questo libro potrebbe trovarsi fra qualche anno in mano a mia figlia mi preoccupa e non poco.
Per ora preferisco i vampiri e i licantropi, mi fanno meno paura.
La morale del libro alla fine rassicura, è molto veritiera: il sesso senza amore stanca, naturalmente stanca la donna, l’uomo andrebbe avanti così ad oltranza.
Più Harmony di così non si può.