L’economia spagnola è diventata una prostituta. Sbattuta in prima pagina prima dal periodico francese Liberation, col suo titolo Perdidos! che richiama i naufraghi di Lost, la serie di J.J. Abrams, che gli spagnoli conoscono proprio con quel nome. Certo, servirebbe un Jacob anche per il Paese iberico: uno spirito guida per capire come e quando ci sarà una svolta. E se ci sarà.
Oggi è il turno dell’Economist. La copertina mostra un toro sul quale cade la lettere s di Spain lasciando il titolo in pain (dolore). Insomma, le lacrime e il sangue della Fornero in salsa iberica.
Ma le citazioni filmiche non finiscono qui: all’interno del settimanale britannico l’articolo intitolato Il paziente spagnolo predice un inevitabile salvataggio totale. Entro il 2013.
Secondo l’Economist la Spagna è capace di evitare gli aiuti ancora per poco, visto che «possiede alcune riserve e può chiedere prestiti a breve termine». Ma «anche se può sopravvivere a un’estate caliente, i mercati mandano già chiari segnali: sarà necessario un salvataggio completo a fine anno».
Il principale segnale a cui fa riferimento l’Economist è l’interesse che paga la Spagna per finanziarsi a 10 anni. Gli interessi degli hispanobonos hanno raggiunto la soglia del 7,75% pochi giorni fa. I salvataggi di Grecia, Irlanda e Portogallo arrivarono quando gli interessi sui titoli di Stato si aggiravano al 7%.
L’Economist dà la colpa al governo spagnolo. Il soccorso europeo sarebbe un incubo, non solo per la Spagna, conclude il settimanale. «ll salvataggio della quarta economia dell’eurozona è una incombente minaccia».
27 Luglio 2012