Nel mirinoEstetica di destra e di sinistra: ha ancora senso parlarne?

Foto di Helmut Newton Mi chiedo se ha senso oggi parlare di destra e di sinistra, se esistano davvero contenuti, opinioni, valori diversi o sia ormai divenuta una differenza puramente estetica, di...

Foto di Helmut Newton

Mi chiedo se ha senso oggi parlare di destra e di sinistra, se esistano davvero contenuti, opinioni, valori diversi o sia ormai divenuta una differenza puramente estetica, di forma.

La modernità liquida ha prodotto il moltiplicarsi delle ideologie che non sono più facilmente identificabili, la nostra società narcisista con il suo individualismo spietato ha frantumato il concetto di interesse collettivo, in questo clima cosa vuol dire destra o sinistra?

Norberto Bobbio nel 1994 scrive “destra e sinistra” identificando la destra con la tendenza alla disuguaglianza, e al conservatorismo e la sinistra con l’uguaglianza e la trasformazione, ed ancora la destra sarebbe ispirata da interessi mentre la sinistra da ideali.

Ovviamente queste differenze apparvero subito molto deboli e facilmente attaccabili, temo al pari di quelle enunciate dal grande Giorgio Gaber nella sua canzone ironica per cui il culatello è di destra e la mortadella è di sinistra e il bastardo è di sinistra mentre il figlio di puttana è a destra.

Negli anni ’30 Walter Benjamin, riflettendo su Fascismo e Nazismo individua una tendenza all’estetizzazione della politica nei due regimi, ma a ben vedere lo stesso discorso è applicabile ai regimi di sinistra come lo Stalinismo o il Maoismo e nella nostra moderna società dello spettacolo a tutti i livelli della vita politica e individuale. Come disse Guy Debord siamo passati dall’essere all’avere e poi dall’avere all’apparire.

Ma quali sono le forme di questo apparire? c’è un’apparire di destra e uno di sinistra?

Se analizziamo il lavoro di Leni Riefenstahl, fotografa e regista tedesca famosa per i suoi documentari e reportage che esaltavano il regime nazista i tratti comuni delle sue immagini sono la glorificazione della forma fisica, della bellezza, dell’atleticità, una certa geometria e pulizia dei piani focali, ma queste stesse caratteristiche sono riscontrabili in tutta l’immagine di genere propagandistico. D’altronde però se pensiamo ai reportage della stessa Riefenstahl sulle popolazioni Sudanesi queste si potrebbero leggere in un’ottica multiculturalista propria della sinitra.

Foto di Leni Riefenstahl

Eppure credo che tutti noi abbiamo un’ idea visiva apparentemente molto chiara di cosa sia di destra e di sinistra, ma forse varrebbe la pena andare oltre le apparenze.

Se ci fermassimo alle apparenze e volendo fare un innocuo giochino “gaberiano” che aiuti a far chiarezza sulle due estetiche, quella di destra e quella di sinistra, come divideremmo i fotografi?

Helmut Newton con i suoi corpi atletici, potenti, probabilmente lui lo metteremmo a destra eppure la sua estetica ha anche contribuito a emancipare la figura femminile da oggetto a soggetto sessuale.

Foto di Helmut Newton

Francesca Woodman, invece, andrebbe sicuramente a sinistra perchè nelle sue immagini mostra la sua fragilità e mostrare la fragilità non può essere di destra. D’altro canto la sua è una ricerca puramente individualista, senza alcun “impegno civile”.

Foto di Francesca Woodman

Herb Ritts con i suoi corpi scultorei va a destra, ma propone un’estetica gay totalmente trasversale.

Foto di Herb Ritts

Irving Penn che separa sempre le persone dal loro contesto sociale per poter attirare maggiormente l’attenzione sulle loro caratteristiche individuali è sicuramente di sinistra, ma l’attenzione spasmodica al dettaglio parrebbe una nevrosi di destra.

Foto di Irving Penn

Nan Goldin e Antoine d’Agata con la loro identificazione totale tra arte e vita attraverso l’immersione nel mondo e nelle culture delle minoranze sessuali e sociali sono sicuramente di sinistra.

Foto di Nan Goldin

Foto di Antoine D’Agata

Steve McCurry invece con la sua estetica tranquillizzante è di destra, ma è anche vero che porta l’attenzione su problematiche terzomondiste.

Foto di Steve McCurry

Terry Richardson con il suo stile provocatorio e trasgressivo è di sinistra, ma un certo nichilismo non è anche di destra?

Foto di Terry Richardson

Horst P. Horst con i suoi “ritratti formali dell’eleganza calma e distante” è di destra, ma la sua ricerca più surreale è più vicina alle avanguardie arstistiche (forse quelle sono di sinistra).

Foto di Horst P. Horst

William Klein sperimenta così tanto che non può che essere di sinistra, ma le sue immagini patinate non sono anche di destra?

Foto di William Klein

Slim Aarons con le sue immagini della bella società non può che essere di destra, ma le sue immagini a ben vedere non sono così patinate.

Foto di Slim Aarons

Guy Bourdin con le sue fotografie misteriose è di sinistra, ma l’utilizzo dei colori saturi e il trucco molto forte fanno un pò destra.

Foto di Guy Bourdin

Sarah Moon con le sue donne che sembrano uscite da un sogno impressionista e Deborah Turbeville con le sue immagini sfuocate sono sicuramente di sinistra o comunicano invece un’estetica aristocratica al limite dello snobismo.

Foto di Sarah Moon

Foto di Deborah Turbeville

Potrei andare avanti e farvi l’elenco di tutti i fotografi e delle loro caratteristiche di destra e di sinistra, il mio era un esercizio per dimostrarvi non solo l’inutilità ma anche il pericolo che certe facili categorizzazioni nascondono, anche sul piano estetico viviamo una realtà ormai troppo complessa per supportare simili semplificazioni senza cadere in errore, forse dovremmo abbandonare la tentazione di utilizzare destra e sinistra per ogni altra cosa che non siano le indicazioni stradali.

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