Asteco e cieloUn calcio all’ipocrisia

Se non facesse parte del gioco direi che ci prendono per il culo. Dopo Ibrahimovic, Cassano oggi è stato il turno di Gargano. A dare il via alle danze, poco piu' di un mese fà, lo svedese passato a...

Se non facesse parte del gioco direi che ci prendono per il culo. Dopo Ibrahimovic, Cassano oggi è stato il turno di Gargano.

A dare il via alle danze, poco piu’ di un mese fà, lo svedese passato alla corte di Ancelotti con il Paris Saint Germain, con il suo: “Sono felice di essere un giocatore del Psg, è un altro sogno che si avvera.”

Sulla scia del sogno anche El pibe de Bari. Antonio Cassano una volta cambiato casa (con vista alle spalle della madonnina) e colore alle strisce della maglia ha smosso gli animi degli ex tifosi con i suoi: “Grazie, dopo un’eternità sono arrivato alla squadra che tifo per me è importante; se tifi una squadra e poi arrivi a giocarci è il massimo, mi è ritornato il sorriso”.

Sempre sponda Inter, il centrocampista Gargano in arrivo dal Napoli, rispolvera il suo desiderio di bambino: “Da piccolo ho sempre fatto il tifo per l’Inter e ora che ci sono arrivato mi sono trovato subito come se fossi a casa. Come è nato il tifo per i colori nerazzurri? È cominciato quando ero piccolo giocando alla play, sceglievo sempre l’Inter.”

Insomma in un calciomercato che non è riuscito ad impennare la colonnina di mercurio con il grande colpo miliardario, spazio al trend emozionale che impenna la suscettibilità di parecchi.

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